USA, i guai di Trump: università e dazi, la California gli fa causa

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Mercoledì 16 aprile il presidente Trump ha criticato duramente l’Università di Harvard per aver assunto come docenti gli “idioti di sinistra” Bill de Blasio e Lori Lightfoot, sostenendo che i precedenti occupazionali dell’università dell’Ivy League dimostrano che si tratta di uno “scherzo” e che dovrebbe essere privata dei fondi federali .
Le accuse ad Harvard
Il comandante in capo ha criticato duramente la decisione di Harvard di assumere gli ex sindaci di New York e Chicago dopo i loro incarichi nell’amministrazione locale, sostenendo che sarebbero stati capaci solo di “insegnare il fallimento”.
“Tutti sanno che Harvard ha ‘perso la strada’”, ha sbottato Trump in un infuocato post su Truth Social mercoledì mattina. “Hanno assunto da New York (Bill D) e Chicago (Lori L), con stipendi/compensi ridicolmente alti, due dei PEGGIORI e PIÙ INCOMPETENTI sindaci nella storia del nostro Paese, per ‘insegnare’ la gestione e il governo municipale.
Questi due sciocchi della Sinistra Radicale hanno lasciato due città che impiegheranno anni per riprendersi dalla loro incompetenza e malvagità. Harvard ha assunto quasi tutti idioti e “cervelli da uccelli” svegli, della Sinistra Radicale, capaci solo di insegnare il FALLIMENTO agli studenti e ai cosiddetti “futuri leader”.
L’élite accademica di Cambridge, nel Massachusetts, ha assunto de Blasio come ricercatore presso le facoltà di governo e salute pubblica dell’università nel 2022, dopo la fine del suo mandato da sindaco della Grande Mela.
“Molti altri, come questi idioti di sinistra, insegnano ad Harvard e, per questo motivo, Harvard non può più essere considerata nemmeno un luogo di apprendimento dignitoso e non dovrebbe essere inserita in nessuna lista delle più grandi università o college del mondo”, ha continuato Trump. “Harvard è una BARZELLA, insegna odio e stupidità e non dovrebbe più ricevere fondi federali”.
Lo sfogo è arrivato quando Harvard ha dichiarato che avrebbe disobbedito alle richieste dell’amministrazione Trump di ridurre l’antisemitismo nel campus.
Lo sfogo del presidente è arrivato subito dopo che il governo federale ha rivelato di aver congelato più di 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni e 60 milioni di dollari in contratti con Harvard, dopo che l’istituzione ha dichiarato che avrebbe disobbedito alle richieste dell’amministrazione Trump di ridurre l’antisemitismo nel campus.
In una lettera inviata ad Harvard venerdì scorso, i funzionari di Trump avevano chiesto riforme delle politiche disciplinari degli studenti, nonché modifiche alle politiche di ammissione. Ha inoltre chiesto all’università di verificare il punto di vista sulla diversità nel campus e di smettere di riconoscere alcuni club studenteschi.
Ciononostante, lunedì il presidente di Harvard, Alan Garber, ha annunciato che l’università non cederà alle richieste del governo. “L’Università non rinuncerà alla propria indipendenza né rinuncerà ai propri diritti costituzionali”, ha affermato Garber.
“Nessun governo, indipendentemente dal partito al potere, dovrebbe dettare cosa le università private possono insegnare, chi possono ammettere e assumere e quali aree di studio e ricerca possono perseguire.”
Ore dopo, il governo ha congelato miliardi di finanziamenti federali destinati ad Harvard. Anche Yale, Princeton e la Columbia University si sono schierate contro le ingerenze di Trump. Per il presidente già alle prese con l’intricata matassa dei dazi, questa alzata di scudi delle università più prestigiose del Paese, rappresenta un durissimo ostacolo da dover superare.
Il tentativo di Trump di fare pressioni sui dazi per indurre i partner commerciali a isolare la Cina
“O con noi o con la Cina”, è il motto di Trump per i suoi alleati. E’ l’ultimo aut aut di Donald Trump al mondo e la premier Giorgia Meloni potrebbe essere il primo leader straniero a dover dare una risposta al tycoon, nel bilaterale di giovedì alla Casa Bianca.
Intanto per Trump è arrivata anche la brutta notizia del taglio delle stime di crescita mondiali causata dall’escalation della guerra commerciale che ha scatenato con l’inasprimento dei dazi. Secondo Fitch l’economia globale crescerà di 0,4 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni, attestandosi sul 2%.
La California intende far causa a Trump
Nel frattempo la California intende procedere giudizialmente per fermare i dazi di Donald Trump. L’azione legale sarà depositata nelle prossime ore e rappresenterà la prima significativa sfida alla politica commerciale dell’amministrazione Trump. In tutto ciò il presidente che aveva promesso di fare grande l’America, sta continuando a scendere nei sondaggi di gradimento.
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