Serie A 34ª giornata: la Roma ferma l’Inter, Napoli sogna

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Pulisic e Gimenez affondano il Venezia: il Milan vince 2-0 e complica la salvezza dei lagunari
Il Milan ha conquistato una vittoria esterna per 2-0 contro il Venezia grazie ai gol di Christian Pulisic e Santiago Gimenez. Un risultato importante che condanna ulteriormente i lagunari, sempre più vicini alla retrocessione in Serie B nonostante una prova combattiva.
Forte dell’entusiasmo per l’accesso alla finale di Coppa Italia, ottenuto mercoledì con un netto 3-0 sull’Inter, il Milan è partito subito forte.
Dopo soli cinque minuti, un errore in uscita del Venezia ha permesso a Youssouf Fofana di servire Pulisic, che con un controllo impeccabile e un preciso tiro ha firmato il suo decimo gol in campionato.
Il Venezia, pur sotto di un gol, ha reagito con carattere.
Alessio Zerbin, John Yeboah e Hans Nicolussi Caviglia hanno sfiorato il pareggio con diverse conclusioni pericolose, mentre un gol di Yeboah è stato annullato per fuorigioco.
Anche Pulisic ha trovato la rete una seconda volta, ma la sua posizione irregolare ha portato all’annullamento.
Nel secondo tempo i padroni di casa hanno continuato a spingere, ma hanno sprecato l’occasione più ghiotta con Caviglia, che ha calciato fuori di prima intenzione.
Tammy Abraham, chiamato a sostituire all’ultimo l’infortunato Luka Jovic, ha avuto una chance prima di lasciare il posto a Gimenez.
Nel recupero, quando il Venezia cercava disperatamente il pareggio, il Milan ha colpito di nuovo: un lancio lungo di Reijnders ha pescato Gimenez in area, e il messicano non ha sbagliato davanti a Ionut Radu, fissando il risultato sul 2-0.
Il Milan resta al nono posto con 54 punti, mentre il Venezia è penultimo a quota 25, a un solo punto dal Lecce.
Il match si è aperto con un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco, scomparso lunedì.

Il Genoa cade a Como 1-0: decide il gol di Strefezza, ma i rossoblù ci provano fino alla fine
Il Genoa perde di misura contro il Como, decisivo un gol di Strefezza, al termine di una gara equilibrata in cui i rossoblù hanno avuto diverse occasioni per passare in vantaggio o pareggiare. Una sconfitta che, pur deludendo, non compromette troppo la stagione.
Il Genoa, in maglia bianca, parte molto bene, sfiorando il gol già al primo affondo, ma Kassa, da distanza ravvicinata, calcia alto.
Il Como risponde al 15′ con Ikoné, il cui tiro viene deviato in angolo. Le due squadre giocano con attenzione, senza sbilanciarsi troppo. A metà del primo tempo, il Genoa cresce e sfrutta un errore tra Vojvoda e Butez, con il portiere che manca l’uscita: Ahanor ne approfitta ma il suo tiro, da posizione defilata, termina a lato.
Poco dopo, Thorsby segna, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Il primo tempo si conclude senza altre emozioni.
Nella ripresa, Kassa lascia il posto a Messias, ma il tema della partita non cambia, con entrambe le squadre attente e senza particolari sbavature.
Al 60′, Strefezza sblocca la partita con un sinistro preciso su assist di Cutrone, quest’ultimo servito da Nico Paz. Vieira, sostituito in panchina dal vice Wilson, prova a cambiare le cose inserendo Pinamonti e Vitinha al posto di Ahanor ed Ekhator, ma la partita non si sblocca.
Nel finale, il Genoa reclama un rigore al 84′, quando Martin cade in area, ma l’arbitro giudica regolare il contrasto con Van der Brempt.
Nei minuti finali di recupero, Pinamonti sfiora il pareggio, ma la sua azione è viziata da un fallo e il Como riesce a mantenere il vantaggio, conquistando i tre punti.

L’Inter cade in casa: la Roma vince 1-0 e rallenta la corsa scudetto dei nerazzurri
Le speranze scudetto dell’Inter hanno subito una battuta d’arresto significativa con una sconfitta interna per 1-0 contro la Roma, che potrebbe rivelarsi decisiva nella corsa al titolo.
Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Milan (0-3 nella semifinale di ritorno), questa rappresenta la terza sconfitta in sette giorni per l’Inter, che ora vede complicarsi anche il sogno della tripletta stagionale.
La gara era iniziata con buoni segnali per i padroni di casa: Davide Frattesi aveva trovato la via del gol, poi annullato per fuorigioco.
Poco dopo, però, l’Inter ha perso per infortunio il difensore Benjamin Pavard, un’assenza pesante in vista della semifinale di Champions League contro il Barcellona.
La Roma, dopo un avvio prudente, ha preso campo e al 22’ è passata in vantaggio grazie a Matias Soulé, abile a sfruttare una respinta in area dopo un tiro di Lorenzo Pellegrini. Gli ospiti avrebbero potuto raddoppiare poco dopo con Cristante, ma il suo tiro ravvicinato è terminato a lato.
Nel secondo tempo, l’Inter ha intensificato la pressione alla ricerca del pareggio: Calhanoglu ha sfiorato il gol dalla distanza, Dumfries si è visto negare la rete da uno strepitoso intervento di Svilar, mentre Barella ha mancato di poco lo specchio con un tiro dal limite.
La Roma ha retto l’urto e ha avuto altre occasioni per chiudere la partita, ma né Pisilli né Dovbyk sono riusciti a superare Sommer.
Con questo successo, la squadra giallorossa allunga la sua striscia di imbattibilità in Serie A a 18 partite e si porta al quinto posto a quota 60 punti.
Per l’Inter, invece, si tratta della seconda sconfitta consecutiva in campionato, dopo quella subita contro il Bologna, e di un momento difficile da gestire, con il Barcellona all’orizzonte.
Fiorentina-2-1-Empoli: i viola soffrono, ma conquistano tre punti fondamentali per l’Europa
Nonostante l’assenza di due pilastri fondamentali come Kean, ancora a Parigi per motivi familiari, e Dodo, reduce da un intervento per appendicite, la Fiorentina conquista tre punti cruciali per la corsa europea, battendo un Empoli che ha lottato fino all’ultimo.
Un successo importante anche in vista della sfida di Conference League del 1° maggio contro il Betis a Siviglia.
Il primo tempo è stato frizzante, sebbene caratterizzato da qualche errore a centrocampo.
Entrambe le squadre, con l’Empoli in maglia bianca, giocano a viso aperto, ma la Fiorentina dimostra maggiore qualità.
Dopo aver rischiato un gol in seguito a un errore in fase di costruzione (con De Gea che salva su un’occasione pericolosa), al 7′ arriva il vantaggio dei viola, con Adli che finalizza un ottimo assist di Gudmundsson.
L’Empoli reagisce con una buona pressione, riuscendo a guadagnare diversi corner, ma senza creare grandi occasioni.
Al 25′ arriva il raddoppio: un’azione ben orchestrata tra Folorunsho, Adli e Mandragora, che conclude con una splendida rovesciata che colpisce il palo e termina in rete per il 2-0.
Nel secondo tempo la Fiorentina fatica a mantenere il ritmo e a chiudere la partita.
L’Empoli, spinto dall’entusiasmo, accorcia le distanze con Fazzini, bravo a girare in rete un cross da destra. A quel punto, gli azzurri credono nella rimonta e mettono sotto pressione la difesa viola.
Gudmundsson ha l’occasione per siglare il 3-1, ma la sua conclusione viene respinta da Vazquez.
Nonostante la crescente intensità della pressione empolese, i viola riescono a difendersi senza concedere altre occasioni nitide. Mister Palladino prova a dare più energia alla squadra con dei cambi, ma al 92′ Kovalenko, solo davanti a De Gea, viene fermato da una grande parata del portiere.
La partita si conclude con il punteggio di 2-1, con la Fiorentina che dimostra di saper soffrire, ma rimane in corsa per l’Europa, mentre per l’Empoli la salvezza resta una lotta complicata.
Juve cinica e compatta: 2-0 al Monza e quarto posto riconquistato
La Juventus ha compiuto un passo importante verso la qualificazione alla Champions League con una vittoria per 2-0 contro il Monza allo Stadium, grazie alle reti nel primo tempo di Nicolas Gonzalez e Randal Kolo Muani.
I bianconeri hanno però dovuto giocare l’intera ripresa in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Kenan Yildiz poco prima dell’intervallo.
Il vantaggio è arrivato dopo appena 11 minuti: Gonzalez ha sbloccato il risultato con un potente tiro da fuori area, che ha sorpreso il portiere avversario rimbalzando davanti a lui e infilandosi nell’angolino.
Al 33’, Kolo Muani ha raddoppiato con un rasoterra preciso sul secondo palo, firmando il suo sesto gol in campionato da quando è arrivato in prestito dal PSG.
La partita si è complicata per la Juventus nel recupero del primo tempo, quando Yildiz ha reagito in maniera sconsiderata a un contrasto, colpendo con una gomitata il centrocampista del Monza Alessandro Bianco: il VAR ha confermato il gesto violento, costringendo l’arbitro a estrarre il cartellino rosso.
Il giovane turco rischia ora fino a due giornate di squalifica, saltando così gli scontri diretti contro Bologna e Lazio.
Nonostante l’inferiorità numerica, nella ripresa la Juve ha gestito con maturità il vantaggio, lasciando il possesso al Monza ma senza concedere vere occasioni.
Gli ospiti, ultimi in classifica con appena 15 punti, potrebbero vedere la loro retrocessione matematicamente sancita in giornata se il Lecce dovesse ottenere una vittoria contro l’Atalanta.
Con questo successo, la squadra di Igor Tudor risale provvisoriamente al quarto posto con 62 punti, superando di due lunghezze il Bologna, atteso lunedì sul campo dell’Udinese.