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I cardinali presenti a Roma hanno concordato di iniziare il conclave il 7 maggio 2025. La data è stata fissata lunedì 28 aprile mattina dai circa 180 cardinali presenti, di cui 135 elettori, riuniti per la quinta Congregazione generale in Vaticano. Il conclave si svolgerà nella Cappella Sistina, chiusa al pubblico già da oggi 28 aprile per consentirne l’allestimento
Cosa succede durante il conclave
Il Conclave sarà preceduto da una solenne celebrazione eucaristica con la Messa votiva Pro Eligendo Romano Pontifice , alla quale parteciperanno i cardinali elettori. Nella giornata del 7 maggio ci sarà una sola votazione, nelle giornate successive le votazioni saranno 4, due la mattina e due il pomeriggio.
Al termine della processione all’interno della Cappella Sistina, ciascun cardinale elettore presterà giuramento secondo quanto prescritto dal paragrafo 53 della Universi Dominici Gregis . Con questo giuramento ogni cardinale si impegnerà, se eletto, ad adempiere fedelmente al Munus Petrinum come Pastore della Chiesa universale.
I cardinali elettori si impegneranno inoltre attraverso il giuramento a mantenere il segreto assoluto su tutto ciò che concerne l’elezione del Romano Pontefice e ad astenersi dal sostenere qualsiasi tentativo di ingerenza esterna nell’elezione.
Dopo le succitate operazioni il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie proclamerà l’ extra omnes , invitando tutti coloro che non fanno parte del Conclave a lasciare la Cappella Sistina. All’ interno rimarranno solo il Maestro e l’ecclesiastico incaricato di tenere la seconda meditazione.
La votazione
Questa meditazione si concentra sulla grave responsabilità che incombe sugli elettori e sulla necessità di agire con intenzioni piene di purezza per il bene della Chiesa universale, tenendo davanti agli occhi solo Dio.
Terminata la meditazione, sia l’ecclesiastico che il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie lasceranno la Sistina.
I cardinali elettori reciteranno poi le preghiere secondo l’ Ordo Sacrorum Rituum Conclavis e ascolteranno il cardinale decano, che chiederà loro se saranno pronti a procedere con la votazione o se avranno bisogno di chiarimenti sulle norme e le procedure.
Tutte le procedure elettorali si svolgeranno esclusivamente nella Cappella Sistina, all’interno del Palazzo Apostolico Vaticano, che rimarrà completamente isolata fino alla conclusione delle elezioni.
Durante tutto il processo elettorale, i cardinali elettori dovranno astenersi dall’inviare lettere o dall’intrattenere conversazioni, comprese telefonate, salvo in casi di estrema urgenza.
Non è consentito inviare o ricevere messaggi di alcun genere, ricevere giornali o riviste di qualsiasi natura, né seguire trasmissioni radiofoniche o televisive.
I voti necessari per eleggere un Papa
Per eleggere validamente un nuovo Papa è richiesta la maggioranza dei due terzi degli elettori presenti. Se il numero totale degli elettori non è divisibile per tre, è necessario un voto aggiuntivo.
Dopo lo scrutinio, tutte le schede vengono bruciate. Se le schede non hanno dato esito positivo, un camino posizionato sopra la Cappella Sistina emetterà fumo nero. Se viene eletto il Papa, dal camino uscirà fumo bianco.
Se gli elettori non riescono a raggiungere un accordo su un candidato dopo tre giorni di votazioni inconcludenti, è concessa una pausa di un giorno massimo per la preghiera, la libera discussione tra gli elettori e una breve esortazione spirituale da parte del cardinale protodiacono (cardinale Dominique Mamberti).
Cosa succede subito dopo l’elezione del nuovo Papa
Dopo che i cardinali avranno eletto il nuovo Papa, l’ultimo dei cardinali diaconi chiamerà nella Cappella Sistina il Segretario del Collegio cardinalizio e il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.
Il Decano del Collegio, il Cardinale Giovanni Battista Re, parlando a nome di tutti gli elettori, chiederà il consenso del candidato eletto con le seguenti parole: “Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?”. Dopo aver ricevuto il consenso, chiederà: “Con quale nome desideri essere chiamato?”
Le funzioni di notaio, con due Cerimonieri come testimoni, saranno svolte dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, che redigerà il documento di accettazione e registrerà il nome scelto. Da questo momento, il Papa neoeletto acquisirà la piena e suprema autorità sulla Chiesa universale. Il Conclave terminerà immediatamente a questo punto.
Quindi i cardinali elettori renderanno omaggio e giureranno obbedienza al nuovo Papa e renderanno grazie a Dio. Il cardinale protodiacono annuncerà poi ai fedeli l’elezione e il nome del nuovo Pontefice con la celebre frase: “Annuntio vobis gaudium magnum; Habemus Papam “.
Subito dopo, il nuovo Papa impartirà la Benedizione Apostolica Urbi et Orbi dalla Loggia della Basilica di San Pietro. L’ultimo passo richiesto è che, dopo la solenne cerimonia di inizio del Pontificato ed entro un tempo congruo, il nuovo Papa prenda formalmente possesso della Patriarcale Arcibasilica di San Giovanni in Laterano.
Il Conclave più internazionale di sempre
Il conclave che comincerà il 7 maggio sarà il più internazionale di sempre, con cardinali provenienti da ogni parte del mondo. In totale i porporati con meno di 80 anni che hanno diritto al voto sono 135 su 252 totali. Al momento non ci sono assenze di cardinali elettori, qualcuno di loro ha comunicato che ritarderà il suo arrivo per motivi di salute. Le operazioni in conclave saranno presiedute dal cardinale Parolin, mentre il cardinale Re presiederà la messa “Pro eligendo Pontifice”

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