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È Vermiglio di Maura Delpero il grande vincitore della 70ª edizione dei David di Donatello, i più prestigiosi premi del cinema italiano. Il film ha conquistato ben sette statuette, tra cui Miglior film, Miglior regia e Miglior sceneggiatura, consacrando la regista – prima donna nella storia dei David a ricevere il premio per la Miglior regia – come protagonista assoluta di questa edizione.
Un risultato storico che segna un cambiamento importante nel panorama cinematografico italiano.
Il film ha convinto l’Accademia anche per la sua eccellente produzione, per il miglior casting e per la qualità tecnica, portando a casa anche i premi per la fotografia, il suono e altri comparti fondamentali.
Ma non è stato l’unico progetto a brillare: L’arte della gioia, diretto da Valeria Golino e tratto dal romanzo di Goliarda Sapienza, ha ricevuto tre premi importanti: Miglior attrice protagonista a Tecla Insolia, Miglior attrice non protagonista a Valeria Bruni Tedeschi e Miglior sceneggiatura non originale.
Anche Margherita Vicario ha lasciato il segno con il suo esordio alla regia Gloria!, vincendo il David al Miglior film d’esordio, oltre a quelli per la Miglior canzone originale e per la Miglior colonna sonora.
La cantautrice e regista ha approfittato del palco per lanciare un messaggio accorato: “Spero che i nostri politici investano nella cultura, nell’arte e nella sanità, e un po’ meno nelle armi”.
Elio Germano ha ricevuto il David al Miglior attore protagonista per la sua interpretazione in Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre, che si è aggiudicato anche il premio per il Miglior montaggio.
Germano, salendo sul palco, ha sottolineato l’importanza della dignità e dell’uguaglianza, in un discorso carico di impegno civile. Menzione anche per Francesco Di Leva, Miglior attore non protagonista per Familia.
Commoventi i momenti di ricordo e riflessione, come l’omaggio musicale a Eleonora Giorgi da parte di Mika e Claudio Santamaria.
La serata, condotta da Elena Sofia Ricci e Mika, ha visto anche la partecipazione straordinaria di Timothée Chalamet, premiato con il David Speciale e accompagnato sul red carpet da Kylie Jenner e dal padre, per la prima volta in Italia come coppia pubblica.
Non sono mancati i riferimenti alla guerra e al dolore dei popoli in conflitto, con parole toccanti da parte della giornalista Francesca Mannocchi, vincitrice del David al Miglior documentario per Lirica Ucraina, che ha ricordato le sofferenze della popolazione ucraina e palestinese.
Una 70ª edizione che ha celebrato le donne, l’impegno sociale e la forza del cinema italiano, capace di raccontare, emozionare e far riflettere.
Tutti i vincitori della 70ª edizione dei Premi David di Donatello
- Miglior film: Vermiglio di Maura Delpero
- Miglior regia: Maura Delpero con Vermiglio
- Miglior esordio alla regia: Gloria! di Margherita Vicario
- Miglior attrice protagonista: Tecla Insolia per L’arte della gioia
- Miglior attore protagonista: Elio Germano per Berlinguer – La grande ambizione
- Miglior attrice non protagonista: Valeria Bruni Tedeschi per L’arte della gioia
- Miglior attore non protagonista: Francesco Di Leva per Familia
- Miglior sceneggiatura originale: Maura Delpero per Vermiglio
- Miglior sceneggiatura non originale: L’arte della gioia (Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli, Stefano Sardo)
- Migliore autore della fotografia: Mikhail Krichman per Vermiglio
- Miglior canzone originale: Aria! – Margherita Vicario e altri per Gloria!
- Miglior compositore: Margherita Vicario e Davide Pavanello per Gloria!
- Miglior scenografia: Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
- Migliori costumi: Massimo Cantini Parrini per Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
- Miglior trucco: Alessandra Vita e Valentina Visintin per Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
- Miglior acconciatura: Aldo Signoretti e Domingo Santoro per Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
- Miglior montaggio: Jacopo Quadri per Berlinguer – La grande ambizione
- Miglior documentario (Premio Cecilia Mangini): Lirica Ucraina di Francesca Mannocchi
- Miglior cortometraggio: Domenica Sera di Matteo Tortone
- Migliori effetti visivi (VFX): Victor Perez per Napoli – New York
- Miglior suono: Vermiglio
- Miglior casting: Stefania Rodà, Maurilio Mangano per Vermiglio
- Miglior produttore: Vermiglio (Cinedora, Rai Cinema, Charades, Versus)
- David Giovani: Napoli – New York di Gabriele Salvatores
- David dello spettatore: Diamanti di Ferzan Ozpetek
- David internazionale: Anora di Sean Baker
- David alla carriera: Pupi Avati
- David speciale: Timothée Chalamet
- David speciale: Ornella Muti
- Premio Speciale Cinecittà David 70: Giuseppe Tornatore