Papa Francesco: il libro-testamento “Non temete la morte”

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Esce oggi, 8 maggio, Non temete la morte, edito dalla Compagnia Editoriale Aliberti. Il libro raccoglie una lunga e toccante conversazione tra Papa Francesco e Gian Marco Chiocci, direttore del Tg1, che già nel 2020 fu il primo giornalista italiano a intervistare Bergoglio per un’agenzia di stampa.
Più che un’intervista, il volume si presenta come una riflessione intima e universale, toccando i grandi temi della contemporaneità e della spiritualità, ma anche la dimensione personale e inedita del pontefice.
Il libro esce in un momento particolarmente delicato per la Chiesa cattolica: è in corso, infatti, il Conclave che dovrà eleggere il futuro Papa, un passaggio storico che rende le parole di Francesco ancora più cariche di significato.
Il Pontefice, pur non facendo riferimenti diretti al processo elettivo in atto, offre nel volume una visione della Chiesa del futuro e una riflessione sul proprio pontificato che suonano come una sorta di testamento spirituale.
“Lo sa il Signore che Chiesa sarà”, risponde Francesco a Chiocci parlando del dopo di lui, “ma c’è sempre quella malinconia del passato: ci sono coloro che vogliono tornare indietro, gli indietristi”.
Per il Papa, invece, la Chiesa deve essere “sempre in cammino”, fedele alle sue radici ma aperta al futuro: “La tradizione cresce e deve andare avanti. Non è conservatorismo, è vita”.
Nel cuore del libro, anche il dolore per le guerre che scuotono il mondo. “Ogni guerra è una sconfitta. Non si risolve nulla con la guerra, tutto si guadagna con la pace”, afferma il Papa. E sul conflitto israelo-palestinese ribadisce la necessità di “due Stati ben delimitati, con Gerusalemme a uno status speciale”.
Ampio spazio viene dato anche alla figura femminile all’interno della Chiesa. “La Chiesa è donna, è sposa”, sottolinea Francesco, ribadendo il valore insostituibile dell’intuito e della sensibilità femminile. “È più importante Maria che Pietro”, afferma con decisione, rilanciando una visione della Chiesa più inclusiva e umanamente ricca.
In un momento in cui i cardinali riuniti in Conclave stanno tracciando il futuro del cattolicesimo, le pagine di Non temete la morte restituiscono la voce di un uomo che ha saputo guidare la Chiesa con umiltà, forza e spirito evangelico.
Francesco non ha timore di mostrare la propria fragilità, parlando del momento più difficile del suo pontificato, dei problemi di salute e perfino della sua giovinezza, ricordando la prima fidanzata e la passione per il calcio. E in un confronto fra leggende del pallone come Maradona, Messi e Pelé, sceglie quest’ultimo: “Pelé era un uomo di cuore. L’ho incontrato una volta, aveva una grande umanità”.
Con uno stile diretto e autentico, Papa Francesco offre così un ultimo, potente messaggio mentre la Chiesa si prepara a una nuova fase della sua storia. Non temete la morte è il suo invito a guardare oltre la paura, con fede, coraggio e speranza.