Luigi Tenco (1965), il cuore fragile della canzone d’autore

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Il 14 maggio 1965 usciva Luigi Tenco, il secondo album ufficiale del cantautore genovese, pubblicato dall’etichetta Jolly Hi-Fi Records (catalogo LPJ 5045).
Questo disco rappresenta una delle opere più significative della canzone d’autore italiana, in cui si fondono introspezione, disincanto e una profonda sensibilità emotiva.
Nonostante porti lo stesso titolo del suo debutto del 1962, questo lavoro mostra un Tenco più maturo, consapevole del proprio stile e del suo ruolo nel panorama musicale.
L’album è composto da dodici brani, otto dei quali inediti e quattro già pubblicati in precedenza su 45 giri.
Tra questi spicca Ho capito che ti amo, canzone delicata e struggente che descrive la rivelazione improvvisa dell’amore, originariamente uscita come singolo nel luglio 1964. Accanto ad essa, Io lo so già, presente sullo stesso 45 giri, arricchisce il lato più romantico dell’album.
La tracklist dell’LP si articola in due lati. Il lato A comprende Ho capito che ti amo, Non sono io, Ah… l’amore l’amore, Ragazzo mio, Io lo so già e Se potessi amore mio. Il lato B presenta Tu non hai capito niente, La ballata dell’amore, Com’è difficile, Vedrai vedrai, Quasi sera e No, non è vero.
Ogni brano porta la firma di Tenco, che cura sia i testi che le musiche, confermando la sua capacità di indagare la sfera dei sentimenti con autenticità.
Alla realizzazione del disco partecipano diversi arrangiatori, tra cui Ezio Leoni (responsabile anche della direzione d’orchestra in molti brani), Giulio Libano, Alberto Baldan Bembo e Giampiero Boneschi.
L’eterogeneità degli arrangiamenti contribuisce a creare un’atmosfera variegata ma coerente, in cui la voce di Tenco rimane sempre il fulcro espressivo.
Il disco si muove tra malinconia e tenerezza, tra l’urgenza di essere compresi e la difficoltà di comunicare ciò che si prova.
Vedrai vedrai, uno dei brani più noti e intensi, diventerà un classico del repertorio di Tenco, così come Ragazzo mio, rivolta con dolcezza e preoccupazione a un giovane in cerca di sé stesso.
L’album Luigi Tenco è stato ristampato nel tempo in diverse edizioni, alcune su vinile colorato, ed è oggi facilmente reperibile sulle piattaforme digitali come Spotify.
Rappresenta non solo un tassello fondamentale della discografia dell’artista, ma anche una delle vette più alte della musica italiana degli anni Sessanta.
In un’epoca in cui il cantautorato stava ancora cercando la propria voce, Tenco ne offriva già una tra le più autentiche e profonde: Luigi Tenco è la sua confessione più sincera, messa in musica.