Livrea scava dentro sé stessa: esce “Diario di scavo”

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Un viaggio sonoro viscerale, un rito musicale che affonda le mani nella terra dell’anima: è questo Diario di scavo, il nuovo progetto discografico di Livrea, in uscita venerdì 16 maggio.
Otto tracce che si rivelano come frammenti archeologici, reperti emotivi, schegge di un percorso interiore che si fa musica e racconto.
Conosciuta per il suo approccio elegante e curato alla produzione sonora, Livrea compie qui un cambio di rotta radicale.
Abbandona la perfezione e l’estetica levigata per abbracciare l’errore, il dettaglio imperfetto, il suono sporco.
Il risultato è un album sincero, artigianale, in cui ogni elemento è trattato come materia viva: un disco che pulsa e respira, scavato a mani nude.
Il titolo non è casuale. Diario di scavo è metafora e dichiarazione d’intenti: un lavoro meticoloso, stratificato, fatto di intuizioni silenziose e scoperte improvvise.
Ogni brano è come una pagina dissotterrata, un pezzo di un mosaico più grande che lascia spazio a chi ascolta per completarlo con la propria sensibilità.
Il sound, in equilibrio tra il caldo e il misterioso, mescola con audacia nu soul, jazz, psichedelia, urban ed elettronica sperimentale.
Livrea si muove tra questi generi come un’alchimista del suono, trasformando influenze diverse in un’identità coerente e profonda.
Ad accompagnarla in questo cammino c’è il produttore Duck Chagall (Francesco Ambrosini), la cui mano sapiente contribuisce a costruire un universo sonoro analogico, materico, quasi rituale.
Ogni suono, infatti, è scelto e modellato come se fosse terra: sporco, denso, evocativo.
Il disco è stato anticipato dal singolo Falli fuori, brano centrale dell’opera e manifesto dell’urgenza narrativa dell’artista.
Ma è nell’insieme della tracklist — da Entro a Calle a Come Cani, passando per titoli evocativi come Mistiche Vibre o Gazza Ladra — che il viaggio prende forma, trascinando l’ascoltatore in un’esperienza sensoriale profonda, aperta, liquida.
Nata nel 2000, Livrea è una cantautrice che incrocia poesia, mito e urbanità. Dopo il debutto nel 2023 con Il canto del villaggio, album definito da Rockit come “notturno, soave e graffiante”, ha conquistato attenzione e riconoscimenti, come la copertina della playlist “anima R&B” di Spotify.
Con Diario di scavo, Livrea firma un’opera accessibile ma stratificata, capace di parlare all’istante ma anche di trasformarsi ad ogni nuovo ascolto.
È un invito a rallentare, ascoltare davvero, lasciarsi contaminare. Come la terra che nasconde i segreti del passato, la sua musica va dissotterrata con cura — e custodita con rispetto.
TRACKLIST
- ENTRO
- COME CANI
- I MURI DELLE CASE
- FALLI FUORI
- GAZZA LADRA
- A LUDOVICA
- MISTICHE VIBRE
- CALLE