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Il Festival di Cannes ha vissuto una delle sue giornate più elettrizzanti grazie a un doppio evento destinato a lasciare il segno: il ritorno della leggendaria coppia formata da Spike Lee e Denzel Washington con il film Highwest 2 Lowest, presentato fuori concorso in anteprima mondiale, e l’assegnazione a sorpresa della Palma d’oro onoraria proprio a Washington.
La cerimonia ha preso una piega inattesa quando, poco prima della proiezione nel maestoso Grand Théâtre Lumière, il pubblico in piedi ha accolto con una standing ovation il celebre attore, visibilmente emozionato mentre riceveva il prestigioso riconoscimento.
“Una grandissima sorpresa. Sono emozionato di essere ancora una volta a Cannes, ancora una volta con mio fratello Spike”, ha dichiarato Denzel Washington, commosso davanti a una platea gremita.
L’evento ha calamitato l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori, trasformando il red carpet in un trionfo di celebrità: tra i presenti anche Wes Anderson, Jacques Audiard, Mathieu Kassovitz e A$AP Rocky, che ha attirato i flash con il suo stile eccentrico.
Spike Lee, fedele al suo spirito ribelle, ha sfoggiato un completo a righe arancioni e viola con occhiali coordinati, ignorando con stile le regole del dress code.
Highwest 2 Lowest segna la quinta collaborazione tra Lee e Washington, dopo capolavori come Mo’ Better Blues, Malcolm X, He Got Game e Inside Man.
Il loro ritorno ha suscitato entusiasmo e rinnovato interesse nella comunità cinematografica internazionale, consapevole di trovarsi davanti a un sodalizio artistico che ha fatto la storia del cinema.
Oltre all’evento clou della giornata, il concorso ufficiale ha visto la proiezione di due film molto attesi.
Alpha, il nuovo lavoro provocatorio di Julie Ducournau – già vincitrice della Palma d’oro con Titane – ha sollevato dibattito e curiosità.
Accanto a lei, The Eagles of Republic di Tarik Saleh ha portato sul grande schermo le tensioni politiche del Cairo durante il tentato colpo di stato di oltre un decennio fa.
Fuori concorso, applausi anche per C’era una volta Gaza, diretto dai fratelli palestinesi Arab e Tarzan Nasser. Il film, presentato nella sezione Un Certain Regard, ha sorpreso con il suo tono anticonvenzionale, lontano dalla narrazione vittimista spesso associata alla Striscia di Gaza.
L’attesa ora è tutta per il regista iraniano Jafar Panahi, finalmente libero di viaggiare dopo anni di prigionia e divieti. Il suo nuovo film Un simple accident sarà proiettato in concorso, e la sua presenza fisica in sala sarà un momento simbolico di grande impatto.
Cresce intanto l’attesa per il film italiano Fuori di Mario Martone, con Valeria Golino nel ruolo della scrittrice Goliarda Sapienza, già amatissima in Francia. Cannes continua a sorprendere, regalando emozioni, ritorni epocali e storie che vanno ben oltre il grande schermo.