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Donald Trump riaccende la guerra commerciale: dazi record contro l’Unione Europea (UE) e ultimatum ad Apple. I mercati reagiscono nel panico.
Con un messaggio infuocato pubblicato su Truth Social, Donald Trump ha annunciato la sua intenzione di raccomandare una tariffa doganale fissa del 50% su tutti i prodotti importati dall’Unione Europea (UE), a partire dal 1° giugno 2025.
Un passo che, se attuato, segnerebbe una drammatica escalation nella già tesa relazione commerciale tra Stati Uniti e UE.
“È stato molto difficile trattare con l’Unione Europea” ha scritto il presidente.
Trump accusa l’UE di aver costruito un sistema commerciale pensato per trarre vantaggio dagli Stati Uniti, citando “barriere commerciali potenti, imposte IVA, sanzioni aziendali ridicole e manipolazioni monetarie” come le cause di un presunto deficit commerciale annuale di oltre 250 miliardi di dollari.
La mossa ha avuto un impatto immediato sui mercati europei. L’indice tedesco DAX è crollato dell’1,9%, mentre il FTSE MIB italiano ha perso il 2%. Il settore bancario europeo è tra i più colpiti, con l’indice Stoxx 600 Banks in calo dell’1,7%. Anche Londra ha subito le conseguenze, con il FTSE 100 in discesa dell’1,1%.
Ma non è tutto. Nel mirino di Trump c’è anche Apple.
L’ex presidente ha lanciato un avvertimento diretto a Tim Cook: se gli iPhone destinati al mercato statunitense non verranno prodotti negli Stati Uniti, l’azienda dovrà affrontare un dazio del 25%.
“Apple deve costruire i suoi iPhone qui, non in India o altrove” ha dichiarato Trump, sottolineando che, nonostante gli investimenti promessi da Apple negli USA, la produzione rimane ancora troppo orientata all’estero.
Apple, da parte sua, ha intensificato la produzione in India attraverso partner come Foxconn e Tata, in parte per aggirare le tensioni tra Washington e Pechino.
Solo a marzo, sono stati spediti iPhone indiani per un valore di quasi 2 miliardi di dollari negli Stati Uniti — un record assoluto.
L’escalation di Trump rischia di avere effetti profondi sulle catene di approvvigionamento globali e sulla diplomazia commerciale. Mentre l’India cerca di siglare un accordo “a zero tariffe” con Washington, Trump afferma che “l’India può badare a se stessa. Noi vogliamo che Apple costruisca qui.”
La strategia protezionista di Trump si fa dunque sempre più aggressiva, con potenziali conseguenze sull’economia globale, sulla competitività delle aziende statunitensi e sulle relazioni internazionali. In attesa di ulteriori sviluppi, i mercati restano in allerta.