Puff Daddy, il caso che sta sconvolgendo lo showbiz americano

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A prescindere dalla eco mondiale che il caso sta suscitando, dietro l’arresto di Puff Daddy si celano storie di vessazioni e violenze, di droga, di stupri e di quanto più terribile e squallido si possa immaginare. Il rapper e produttore americano non sembra essere turbato per le accuse mosse contro di lui, fino a qualche giorno fa convinto che i soldi potessero risolvere tutto, e forse lo era anche gran parte dell’opinione pubblica americana, che ha acceso le luci sul caso solo dopo il rifiuto dei giudici di liberarlo dietro una sostanziosa cauzione di 50milioni di dollari.
Daddy è stato arrestato il 16 settembre scorso con accuse pesantissime che vanno dagli abusi, al traffico sessuale fino al consumo di droga, posizione aggravatasi dopo la deposizione di Cassie Ventura, sua ex, e la diffusione dei video delle telecamere di sorveglianza che la ritraggono mentre viene selvaggiamente picchiata dal rapper. Nella denuncia della donna il racconto di gravi abusi sessuali, di una violenza costante, nonchè la costrizione dal 2005 al 2018, a fare sesso sotto effetto di droghe con uomini a pagamento, mentre lui girava dei video. Tale contenzioso si è concluso con un accordo extragiudiziale, che ha avuto l’effetto di sollevare il rapper dal rischio di un processo, ma non quello di scatenare un effetto domino tale da suscitare denunce simili da parte di altre donne.
Da lì a poco una ex studentessa della Syracuse University, ha denunciato di essere stata drogata e violentata e che tale violenza è stata filmata da Daddy che poi vantandosene ha divulgato i video. La lista purtroppo non finisce qui, un’altra donna ha dichiarato di essere stata drogata e violentata insieme a una sua amica per poi essere picchiata brutalmente fino a svenire. Il rapper non si sarebbe fermato neanche davanti alle minorenni, una ragazza ha affermato di aver subito la stessa sorte delle altre donne, nel 2003 quando aveva 17 anni, prima di essere picchiata fino allo svenimento sarebbe stata violentata da Daddy e altre due persone.
Il rapper non ha lesinato molestie neanche ai suoi collaboratori, il produttore musicale Rod Jones lo ha citato in giudizio per violenze sessuali durante la lavorazione di un disco, palpeggiamenti continui anche dopo il rifiuto di Jones. Le accuse coinvolgono anche il figlio di Daddy, Justin, il giovane avrebbe procurato ragazze minorenni che sarebbero state drogate, abusate e filmate durante l’atto sessuale.
Ciò che sta facendo tremare lo showbiz americano sarebbero i filmati delle feste a casa del rapper, a cui hanno partecipato star di Hollywood e personaggi della politica e dello spettacolo quali Paris Hilton, Ashton Kutcher, Leonardo Di Caprio, Justin Bieber, Khloe Kardashian e Jennifer Lopez.. In queste feste, così come dimostrano i filmati, Puff Daddy invita i convenuti a prepararsi, avvisando che i bambini sarebbero stati da lì a poco allontanati e affidati a persone di fiducia, in quanto era arrivato il momento per gli adulti di godersi la vita.
Benchè il rapper continui a professarsi innocente e a ripetere che chi ha sporto denuncia è solo gente che mira ai suoi soldi, la polizia ha fatto irruzione nelle sue ville a Los Angeles e Miami e a quanto si racconta avrebbe portato via innumerevoli prove che incastrerebbero definitivamente Daddy. Senz’altro l’immagine pubblica è stata compromessa irrimediabilmente dalla accuse schiaccianti contro il rapper, il sindaco di New York, Eric Adams, gli ha revocato la consegna delle chiavi della città, mentre la Howard University ha ritirato la laurea honoris causa e gli ha restituito una donazione di 1 milione di dollari.
Il New York Times ha definito ciò che sta succedendo come il “Me too dell’industria musicale”, tra l’altro nelle scorse ore è stato divulgato in rete un video del 2009 in cui Puff Daddy è in macchina con un giovanissimo Justin Bieber, nel filmato ormai virale in rete, il rapper promette alla popstar, in evidente stato confusionale, di regalargli una Lamborghini per il suo sedicesimo compleanno e lo invita a trascorrere insieme 48 ore. Il caso rischia davvero di scoperchiare la pentola sul lato oscuro dei Vip americani che probabilmente sapevano delle malefatte di Daddy e hanno taciuto.
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