Parmigiano Reggiano da Record: 27 Anni di Stagionatura

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Una forma di Parmigiano Reggiano, prodotta nel lontano 1998, è stata recentemente celebrata come un vero e proprio “gioiello della natura” dopo aver stabilito un nuovo record mondiale di longevità per questo iconico formaggio.
Con i suoi 27 anni e tre mesi di stagionatura, la forma da 36 chilogrammi, ancora perfettamente commestibile, ha superato di gran lunga il precedente record di 21 anni.
Prodotta da Romano e Silvia Camorani nel loro caseificio di Poviglio, in provincia di Reggio Emilia, la forma è stata infine aperta e assaggiata in una cerimonia ufficiale presso l’Acetaia Razzoli, storica azienda produttrice di aceto balsamico e fondata dall’olimpionico Giuliano Razzoli.
L’evento ha richiamato esperti e curiosi, che hanno potuto gustare circa 7 kg del prezioso formaggio, servito con un filo di aceto balsamico.
Il Parmigiano Reggiano, con la sua denominazione di origine protetta (DOP), può essere prodotto solo nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, e in parte delle province di Mantova e Bologna.
La sua lavorazione, basata su ingredienti semplici come latte vaccino, sale e caglio, richiede una lunga stagionatura che varia, in condizioni normali, dai 12 ai 36 mesi.
Tuttavia, la forma dei Camorani ha dimostrato che, con condizioni ideali e una cura meticolosa, il formaggio può durare anche oltre un quarto di secolo.
Romano Camorani ha dichiarato di essersi preso cura della forma “come un figlio”, monitorandone costantemente l’ambiente di conservazione, l’umidità e la temperatura.
“Credo che avrebbe potuto durare anche 30 anni”, ha affermato con orgoglio.
Il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, ha descritto l’inaugurazione della ruota come “un momento straordinario”, evidenziando come il prodotto riesca a mantenere qualità eccellenti nel tempo senza alcun conservante artificiale.
La forma, stimata in oltre 20.000 euro di valore, è ora al centro di un piccolo dilemma: conservarla, venderla a pezzi o destinarla al mercato estero, come suggerito da alcuni.
Camorani, tuttavia, preferirebbe mantenerne la distribuzione su scala locale. I resti del formaggio saranno venduti in porzioni, ordinabili direttamente presso il caseificio o spedibili su richiesta.
Nel frattempo, la Nazionale del Parmigiano Reggiano, l’associazione legata al consorzio che promuove il formaggio nei concorsi internazionali, guarda già al futuro.
Il suo prossimo obiettivo? Superare il record detenuto da un cheddar americano stagionato 28 anni. Secondo Gabriele Arlotti, portavoce dell’associazione, un nuovo contendente per il primato sarebbe già pronto, ma la sua ubicazione rimane segreta. La sfida continua.