Puff Daddy, altre 120 nuove accuse di molestie, tanti i minori coinvolti

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Continuano a susseguirsi le accuse e le denunce nei confronti di Puff Daddy, al secolo Sean Combs, rapper e produttore statunitense, arrestato il 17 settembre scorso con le accuse di racket e traffico sessuale ai danni di centinaia di donne e anche uomini. In due settimane sono venute alla luce testimonianze e fotografie che attestano la condotta vessatoria e illegale del rapper culminata diverse volte nell’organizzazione di vere e proprie orge a base di sesso e droghe nelle sue ville di Los Angeles e Miami.
Ieri l’avvocato texano Tony Buzbee ha annunciato in una conferenza stampa che rappresenterà 120 vittime di presunti stupri e aggressioni sessuali da parte del rapper, una schiera di 60 uomini e 60 donne, di cui 25 erano minorenni all’epoca dei fatti, tra loro un bambino che all’epoca aveva 9 anni. “Il più grande segreto dell’industria dell’intrattenimento è stato finalmente rivelato al mondo – ha dichiarato Buzbee – Il muro del silenzio ormai è stato rotto” ha aggiunto con enfasi.
La condotta criminosa di Daddy copre un arco temporale di 33 anni, dal 1991 fino a qualche mese fa, la maggior parte si concentrano però dopo il 2015, a quanto si apprende da Buzbee, la maggior parte dei querelanti sostengono di essere stati abusati dopo le feste organizzate dal rapper nelle sue ville con i pretesti più disparati dall’uscita di un album, fino al Capodanno e all’Independence Day, altre volte incontri fatti passare come audizioni per ragazzi alla ricerca del successo avrebbero avuto come epilogo uno stupro.
L’avvocato ha anche dichiarato che ci sarebbero altre 100 persone pronte a farsi assistere dal suo studio, le singole cause verranno accorpate in una unica azione collettiva. Buzbee sostiene che Daddy agiva secondo un chiaro modus operandi, alle presunte vittime venivano offerte bevande corrette con sostanze stupefacenti per stordirle e culminavano con lo stupro.
Tra le tante testimonianze, ci sarebbe anche quella di un ragazzo che Daddy avrebbe attirato in casa sua, lusingandolo e prospettandogli un futuro da star in cambio di un rapporto orale ottenuto nonostante le renitenze del giovane. Insomma un quadro che si fa ogni giorno più devastante e che sembra lasciare il rapper senza via d’uscita. Daddy rischierebbe fino a 16 anni di carcere che potrebbero aumentare nel caso le accuse a suo carico dovessero aumentare.
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