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Adesso è ufficiale, Gennaro Gattuso è il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale italiana di calcio, subentra a Luciano Spalletti che non è riuscito a ripetere in azzurro quanto di buono maturato nelle squadre di club. La speranza è che per il neo mister, coriaceo calabrese e combattente indomabile sul campo, avvenga il processo inverso e con la maglia azzurra riesca a mettere in bacheca tanti trofei quanti quelli conquistati da calciatore.
Per il presidente federale Gravina, Gattuso rappresenta la scelta giusta, in verità è la terza dopo i no di Ranieri e altre ipotesi passate sul tavolo della dirigenza federale, ma oltre il carattere e l’indubbio attaccamento alla causa azzurra, la scelta di Gattuso rappresenta una scommessa e comunque un buon parafulmine su cui scaricare le responsabilità qualora le cose malauguratamente andassero male.
All’ex centrocampista del Milan e della Nazionale campione del mondo 2006, va riconosciuto indubbiamente il coraggio, se l’Italia pallonara non dovesse qualificarsi per la terza edizione consecutiva del mondiale, le colpe se le prenderà tutte lui, soltanto lui, con conseguente probabile fine di una esile carriera da tecnico.
Il commento del presidente Gravina
Nel presentare Gattuso, Gravina ha parlato di scelta di appartenenza, di professionalità e esperienza: “Gattuso è un simbolo del calcio italiano, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale. Consapevoli dell’importanza dell’obiettivo che vogliamo raggiungere, lo ringrazio per la disponibilità e la totale dedizione con cui ha accettato questa sfida, condividendo il progetto della Figc di sviluppo complessivo del nostro calcio, nel quale la maglia azzurra riveste una centralità strategica”.
Il significato di una scelta del genere
La scelta di Gennaro Gattuso ha un senso per il suo passato sportivo, per il cuore e la disciplina che ha sempre riposto nel mestiere di calciatore. Da quel punto di vista il nuovo commissario tecnico è un simbolo, se si è cercato qualcuno che potesse trasmettere le giuste motivazioni e il senso di appartenenza Gattuso è l’uomo giusto.
Bisognerà capire se calciatori per cui la Nazionale è solo una “fastidiosa scocciatura” in mezzo agli impegni dei club, saranno disposti a farsi motivare per qualcosa a cui non tengono. Parliamoci chiaro, Ranieri avrebbe rappresentato la scelta giusta, ma il tifo romanista, non lo avrebbe perdonato, nonostante il miracolo compiuto in campionato, peccato.
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