Taylor Swift trascinata nel caso Lively-Baldoni

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Nel sempre più controverso scontro legale tra Justin Baldoni e Blake Lively, un nuovo capitolo si è aperto con il coinvolgimento inaspettato di Taylor Swift.
Il 18 giugno 2025, il giudice federale Lewis J. Liman ha autorizzato Baldoni ad accedere ai messaggi privati tra Lively e la celebre cantautrice durante la fase di discovery del processo, nonostante l’opposizione del team legale dell’attrice.
Tutto ha avuto inizio lo scorso dicembre, quando Lively ha presentato una denuncia per molestie sessuali e ritorsioni contro Baldoni al Dipartimento per i Diritti Civili della California.
L’attore e regista è stato accusato di comportamenti inappropriati sul set del film It Ends With Us, adattamento cinematografico del bestseller di Colleen Hoover.
Baldoni ha negato con forza le accuse, rispondendo con una controquerela da 400 milioni di dollari, coinvolgendo non solo Lively, ma anche suo marito Ryan Reynolds, la loro agente Leslie Sloane e perfino il New York Times.
Il giudice Liman ha però respinto gran parte delle accuse avanzate da entrambe le parti: quelle di stress emotivo da parte di Lively e l’intera controquerela di Baldoni. Rimangono solo alcune accuse legate all’interferenza contrattuale che Baldoni potrà riformulare.
Nel frattempo, il nome di Taylor Swift è comparso più volte nei documenti processuali. Lively avrebbe identificato l’amica come persona informata sulle lamentele riguardanti l’ambiente lavorativo sul set del film.
Questo dettaglio ha spinto il team legale di Baldoni a richiedere accesso alle conversazioni tra le due, sostenendo che potrebbero contenere prove chiave a favore della difesa.
Il giudice Liman ha giustificato la decisione affermando che le comunicazioni tra Lively e Swift potrebbero “provare o confutare le accuse di molestie e ritorsioni” mosse contro Baldoni.
Tuttavia, ha anche messo in guardia contro l’uso strategico dei media da parte di Baldoni, sottolineando che “le richieste devono servire al processo legale, non alla narrazione pubblicitaria”.
La difesa di Lively ha denunciato l’accanimento di Baldoni nei confronti di Swift, accusandolo di voler “sfruttare la sua popolarità” come distrazione dalle accuse più gravi.
Hanno inoltre criticato il team di Baldoni per aver precedentemente affermato di aver ricevuto comunicazioni da Swift — affermazione poi smentita nei documenti più recenti.
Swift, che aveva concesso la sua canzone My Tears Ricochet per la colonna sonora del film, non ha avuto alcun coinvolgimento diretto nella produzione. Ora, però, si trova al centro di una battaglia giudiziaria da cui aveva sempre cercato di restare distante.
La situazione continua a evolversi, mentre l’attenzione pubblica rimane alta su un caso che intreccia celebrità, diritti civili, e le complesse dinamiche del potere a Hollywood.