Venere in Musica, il raffinato spettacolo di Malika Ayane

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Se c’è una cosa per cui Malika Ayane può essere fiera è quella di essere rimasta sempre fedele a sé stessa senza cercare ossessivamente un modo veloce per scalare le classifiche anche a costo di improbabili feat. La rassegna “Venere in Musica” organizzata nella suggestiva location del Tempio di Venere e Roma nel parco archeologico del Colosseo, ha fatto da cornice a una esibizione elegante, composta ed efficace durante la quale l’artista ha alternato i ‘classiconi’ sanremesi del suo repertorio a brani meno conosciuti ma a cui lei tiene moltissimo. Sul palco con lei un gruppo di musicisti che la sta accompagnando nel suo tour estivo 2025 che ha date confermate fino ad agosto.
Il concerto tra “classiconi” di repertorio e meno conosciuti senza dimenticare lo stile
Lo show è stato uno spettacolo di arte, musica e luci, poche chiacchiere e spazio alle note come la stessa artista ha tenuto a puntualizzare nel primo dei suoi tre interventi: “Benvenuti, dunque, ho rinunciato la mia carriera di battutista un po’ di mesi fa, visto il risultato tragico, per cui nel dubbio qualunque cosa anche seria io dovessi dire, ridete, così, per farmi sentire all’altezza di questo posto meraviglioso.”
Poi l’invito a non soffermarsi solo sui suoi brani conosciuti, ma a saper cogliere l’essenza delle canzoni meno note e a farle proprie alla fine della serata:
“Allora, visto che questa serata è arrivata inaspettata, abbiamo pensato, cioè io ho pensato e ho democraticamente imposto a questi meravigliosi signori di mettere insieme una serie di canzoni sulla base di quello che ci andava di fare questa sera. Quindi speriamo che siano esattamente quelle che vorrete ascoltare o, nel caso ci fosse qualcosa di nuovo che non conoscete, che siano canzoni che porterete con voi alla fine di questa serata.”
Si parte con pezzi di repertorio che mettono in luce lo stile raffinato e una voce educata, Malika è anche la “ragazza” dei Sanremo, dei Premi Tenco, del Premio Mia Martini, abituata a scriversi addosso i pezzi e a portare avanti una sua proposta. La parte “sanremese” del concerto arriva a metà spettacolo con l’intramontabile “Come foglie”, seguita da “Ricomincio da qui” e “Adesso e qui (nostalgico presente)”. Alla fine del blocco sanremese il secondo messaggio e l’invito ad ascoltare un brano in cui crede:
“Avevo dimenticato di dirvi all’inizio della ‘Sanremeide’ che tutto era permesso tranne scrivere agli ex. Spero non abbiate fatto dei danni. Me lo auguro proprio sentitamente. Però invece per quelli che si sono salvati, che sono stati più saggi, ho una canzone adesso che è decisamente poco nota ma è splendida e che ho scritto insieme a un po’ di amici, Antonio Di Martino, Antonio Filippelli e Daniele Bestonzo che si chiama A Mani Nude. E mozzatevi sempre le mani perché gli ex c’hanno sempre delle cattive idee, sono sempre lì ad aspettarvi. Però se invece avete qualcuno a cui avete voglia di dire di volervi bene o a cui volete bene nonostante tutto, nonostante lo conosciate e nonostante vi conosca, ecco, questo è il brano giusto per farlo. Se a fine canzone invece avete pensato a… fingete di esservi emozionati tantissimo”
“A mani nude”
“A mani nude” è una canzone del 2021 che celebra un amore vissuto senza riserve, in tutta la sua intensità e vulnerabilità, che invita a riflettere sul valore delle relazioni e sulla necessità di dedicare tempo a chi amiamo. Un amore che si manifesta in modo diretto e senza riserve, come indica il titolo stesso. La canzone esplora emozioni forti, incontri inaspettati e la necessità di dare spazio a chi si ama, anche quando il tempo sembra mancare. Vulnerabilità e apertura, un amore vissuto senza difese, in modo trasparente e diretto. Non ci sono maschere o protezioni, ma solo l’essenza pura dell’emozione.
Il finale è una festa, con la presentazione della band ed il saluto senza urla e esaltazione, il pubblico di Malika apprezza la sua delicatezza e lei lo sa, si va via con la consapevolezza di aver vissuto una bella serata di musica.
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