Brescia, suicida il bagnino indagato per la morte del piccolo Michael

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Si fa ancora più drammatica la vicenda della morte del piccolo Michael, 4 anni, deceduto in seguito alle conseguenze di un annegamento nel parco acquatico “Tintarella di Luna” di Castrezzato nei pressi di Brescia. Da lunedì scorso, 23 giugno, non aveva dato più notizie di sé, Matteo Formenti, trentasettenne di Chiari, uno dei bagnini che erano in servizio al momento della tragedia. Per questo motivo domenica 22 giugno i carabinieri gli avevano sequestrato il telefono in quanto parte integrante delle indagini.
I vani tentativi di contatto
Nonostante i tentativi di mettersi in contatto con lui, l’uomo risultava irreperibile, anche quando i carabinieri lunedì mattina, avrebbero dovuto notificargli l’iscrizione nel registro degli indagati per l’annegamento del bambino. L’uomo era introvabile, non rispondeva neanche a casa e la sua auto era ancora parcheggiata sul luogo del ritrovamento del cadavere. Oggi il suo corpo senza vita è stato trovato in un parco, a Cologne, nel bresciano, l’ipotesi al momento più percorribile è che l’uomo si sia tolto la vita.
Nelle ore della scomparsa la madre dell’uomo ne aveva denunciato l’irreperibilità ai carabinieri. Tutto il paese si era mobilitato e anche il sindaco di Chieri aveva lanciato un appello nella speranza di avere notizie. La coincidenza temporale tra la morte del bambino e la scomparsa dell’uomo sta alimentando domande al momento senza risposta a cui gli investigatori cercheranno di dare risposte.
La tragedia di venerdì 20 giugno
L’incidente che è costato la vita al piccolo Michael è avvenuto venerdì scorso 20 giugno all’interno del parco acquatico. Il bambino si trovava all’interno della struttura con il papà e la sorellina, per circostanze ancora da chiarire il bambino è finito nella vasca andando a fondo senza più riprendere conoscenza quando i soccorsi seppur tempestivi lo hanno riportato fuori.
Michael è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e ricoverato in terapia intensiva senza purtroppo dare grossi cenni di recupero. Le speranze dei familiari sono svanite definitivamente domenica 22 giugno, quando il cuore del bambino ha cessato di battere.
Le indagini
A seguito della morte di Michael la Procura di Brescia ha aperto un’indagine per omicidio colposo, che dovrà accertare se vi siano state negligenze o omissioni nella gestione della sicurezza nel parco acquatico. Gli investigatori stanno mantenendo il riserbo sui nomi e le mansioni degli indagati. Nel frattempo l’autopsia sul corpo della piccola vittima accerterà con precisione le cause del decesso, parallelamente la Procura ha acquisito le registrazioni delle telecamere di sicurezza interne alla struttura e ha dato mandato a degli esperti per verificare se ci siano state negligenze o omissioni nei protocolli di sorveglianza.
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