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Un’altra tragedia nel Piave, a soli 11 giorni dalla morte di un ragazzo venezuelano, che si era tuffato nel Piave assieme a un amico ed era scomparso alla vista, nello stesso punto una bambina di 10 anni è stata risucchiata dal fiume e portata a fondo sotto gli occhi dei genitori che erano fuori dall’acqua a controllarla. La bambina di origini macedoni stava trascorrendo una giornata di relax sulle rive del fiume con i genitori e i fratelli, una meta forse di ripiego dati i prezzi astronomici per un lettino e un ombrellone che hanno fatto diventare un lusso una giornata al mare per una famiglia.
La scomparsa e le ricerche
Il Piave può tradire con la sua corrente e il fondale che scende improvvisamente, con rapide e mulinelli che possono trasformarsi in trappole fatali. La bambina si trovava su una spiaggetta nella frazione di San Giorgio Pederobba. Secondo la ricostruzione dell’incidente, la bimba è entrata in acqua insieme ai fratelli, improvvisamente intorno alle 16,00 la corrente la ha risucchiata facendola sparire alla vista di tutti. Sul posto sono arrivati i mezzi di soccorso, tra cui il distaccamento dei Vigili del fuoco di Montebelluna, un elicottero, sommozzatori e i droni, oltre i carabinieri.
A quanto si apprende dall’ANSA, le forti correnti hanno reso difficili le operazioni. Ci sono volute due ore, intorno alle 18.30, prima che i sommozzatori riuscissero ad individuare e recuperare il corpo della piccola vittima. Le ricerche si erano concentrate nella zona a poca distanza dal punto in cui si era tuffata ed era scomparsa. La piccola era rimasta bloccata tra i grossi massi del Piave. Il medico del 118 non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
Un’altra vittima in Puglia
Le acque e il gran caldo hanno purtroppo fatto registrare un’altra vittima, si tratta di un uomo di 49 anni, a Margherita di Savoia, in Puglia, è rimasto ucciso a causa di un arresto cardiaco dopo essere finito sott’acqua a causa del mare grosso.
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