Wimbledon, Paolini è di nuovo notte fonda, adesso rischia la top10

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Wimbledon- Paolini tennista sopravvalutata o meteora? A distanza di un anno, della straordinaria atleta che è riuscita a raggiungere le finali di due slam e a conquistare l’oro a Parigi nel doppio, è rimasto ben poco. Dopo il trionfo di Roma tutti si erano illusi che la lucchese potesse tornare ai livelli a cui ci aveva abituati, niente da fare, se a Parigi è stata notte fonda, a Londra è stato buio pesto.
Destabilizzano i cali di concentrazione, il non essere decisiva nei momenti chiave del match, il non riuscire a reagire quando le cose non vanno nel verso giusto. Jasmine è andata ad arricchire il tabellone delle eliminazioni illustri del torneo ed è un peccato perché avrebbe potuto andare avanti almeno fino ai quarti. La corsa della toscana si è invece interrotta al secondo turno contro la numero 80 del mondo e adesso rischia di perdere almeno tre posizioni nel ranking mondiale rischiando di uscire dalla top10.
Una sconfitta bruttissima
E’ stata una sconfitta bruttissima, soprattutto nel modo in cui è maturata, in rimonta, contro una avversaria non certo imbattibile. Un match perso sul piano mentale, forse per i troppi impegni, forse per la fissazione di voler insistere nel doppio con la Errani o per un cambio di allenatore che non ha dato i frutti desiderati. Fatto sta che è stata la stessa giocatrice italiana a parlare del bisogno di fermarsi e “resettarsi”. Magari una riflessione sul dosare le forze andrà fatta, è stata lei stata lei stessa a dichiararlo: “forse avrei dovuto saltare Berlino”, potrebbe rappresentare una soluzione ridurre il numero dei tornei se proprio non vuole rinunciare al doppio.
Non sappiamo se ci saranno riflessioni anche dal punto di vista tecnico, la collaborazione professionale con Marc Lopez ha portato al successo di Roma, per il resto risultati altalenanti e spesso negativi. Forse il tecnico spagnolo, validissimo preparatore, non ha saputo trasmettere alla giocatrice quello che sul piano mentale sapeva portarle Furlan, cambiare strada non sempre rappresenta la soluzione giusta e forse Jasmine lo sta capendo.
Ammettere i propri errori non è sinonimo di debolezza, ma di grandissima personalità, valutare un ritorno di Furlan nel suo team non sarebbe forse una idea così bislacca, anche perché soprattutto nello sport, squadra che vince non si cambia.
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