Premio Strega 2025: Bajani vince, Villa Giulia addio?

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Una serata di trionfi e polemiche ha chiuso la LXXIX edizione del Premio Strega, che ieri ha incoronato Andrea Bajani vincitore con L’anniversario (Feltrinelli).
L’evento, trasmesso in diretta su Rai 3 e condotto da Pino Strabioli, si è tenuto nel suggestivo scenario del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, forse per l’ultima volta.
Il romanzo di Bajani, che racconta il doloroso distacco di un uomo dalla propria famiglia patriarcale, ha ottenuto 194 voti sui 646 espressi (92% degli aventi diritto).
Seguono Elisabetta Rasy con Perduto è questo mare (133 voti), Nadia Terranova (Quello che so di te, 117), Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo, 103) e Michele Ruol (Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia, 99).
Il libro di Bajani, già finalista nel 2021 e vincitore dello Strega Giovani 2025, è stato scritto in pochi giorni ma meditato per oltre due anni.
Non è un’autobiografia, sottolinea l’autore, sebbene tratti temi universali come il bisogno di emancipazione da un sistema familiare opprimente. “La letteratura è contestare la versione ufficiale”, ha detto Bajani, rivendicando il valore critico della narrazione.
Tuttavia, la cerimonia non è stata priva di tensioni. Al centro delle polemiche, il possibile spostamento della finale da Villa Giulia a Cinecittà, proposto dal ministro della Cultura Alessandro Giuli.
Assente alla serata, Giuli aveva lamentato di non aver ricevuto i libri finalisti — un “malinteso”, ha chiarito il direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi, annunciando l’invio dei testi poche ore prima dell’evento.
Il dibattito sul futuro della location ha infiammato gli animi: tra chi difende la storicità del Ninfeo e chi vede in Cinecittà un’opportunità per avvicinare il premio alle periferie, come previsto dal Piano Olivetti.
Il pubblico, però, resta affezionato al fascino mondano di Villa Giulia, tra vestiti lunghi e brindisi sotto le stelle.
Nonostante i momenti di confusione — come la discrepanza iniziale nei voti segnati sulla lavagna — la serata si è conclusa con un sentito brindisi al vincitore.
Bajani ha dedicato la vittoria a chi ha creduto in lui, ricordando i suoi ventitré anni di carriera e il sostegno della casa editrice Feltrinelli, che proprio quest’anno celebra i suoi settant’anni.
Il Premio Strega, nato nel 1947, resta un appuntamento culturale centrale per l’Italia, con un impatto tangibile: le vendite dei romanzi vincitori aumentano in media del 400-500%.
Il prossimo capitolo, la tappa a Cervo il 5 luglio per lo Strega Tour, continuerà a celebrare la letteratura italiana. La sede della finale 2026? Ancora incerta. Ma Villa Giulia, nel cuore dei lettori e della tradizione, non sarà dimenticata tanto facilmente.