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Dopo 16 anni di silenzio, tensioni familiari e leggende sempre più mitiche, gli Oasis sono tornati. E l’hanno fatto nel modo più clamoroso possibile: un’esplosione sonora ed emotiva al Principality Stadium di Cardiff, davanti a oltre 75.000 fan in delirio.
Lo spettacolo inaugurale del tour “Oasis Live ’25” ha segnato non solo la réunion di una delle band più iconiche del Britpop, ma anche la fine (almeno sul palco) della storica faida tra i fratelli Gallagher. E ciò che è accaduto sul palco il 4 luglio 2025 è già leggenda.
Un inizio col botto: “Hello”
Alle 20:15, con le luci che si abbassano e l’aria satura di attesa, Liam e Noel Gallagher sono saliti sul palco mano nella mano, abbracciandosi davanti a una folla che ha risposto con un boato assordante.
L’apertura non poteva essere più simbolica: Hello, il brano di apertura di (What’s the Story) Morning Glory?, che ruggisce: “It’s good to be back”. Ed è davvero stato così.
Il secondo brano, Acquiesce, lato B amato dai fan, ha reso immediatamente chiaro che questo tour non è solo una celebrazione dei grandi successi, ma un omaggio al cuore pulsante degli Oasis, anche quello più nascosto.
Sul palco, insieme ai fratelli, i membri storici Andy Bell, Gem Archer e Paul “Bonehead” Arthurs, con Joey Waronker alla batteria. Una formazione che suona coesa, potente, e incredibilmente affiatata.
Una scaletta per i fan
Il set è stato costruito come una playlist perfetta degli Oasis, con un’attenzione quasi esclusiva ai primi due album e agli iconici lati B degli anni d’oro.
Da Cigarettes & Alcohol a Slide Away, da Rock ‘n’ Roll Star a Morning Glory, ogni canzone è stata accolta come un’epifania. L’unico brano degli anni 2000 ad avere spazio è Little by Little del 2002 – tutto il resto è pura nostalgia anni ’90.
Liam ha dato sfoggio di una forma smagliante, meno provocatorio e più riconoscente: “Grazie per averci sopportato. Siamo un duro lavoro. Lo capiamo”, ha detto.
Anche Noel, storicamente più distaccato, si è mostrato emozionato durante Half the World Away, al punto da interrompere il canto, sopraffatto dall’unisono del pubblico.
Emozioni, tributi e momenti iconici
Lo show è stato anche ricco di momenti toccanti. Durante Live Forever, sul maxischermo è apparsa l’immagine della maglia numero 20 del Liverpool, dedicata a Diogo Jota, tragicamente scomparso pochi giorni prima in un incidente d’auto con il fratello André.
Prima del loro arrivo, Cast e Richard Ashcroft hanno suonato i loro primi set di apertura del Live ’25 Tour, con il primo che ha dedicato Walkaway a Diogo Jota, e il secondo che ha guidato la folla in grandi cori di The Drugs Don’t Work, Lucky Man e Bitter Sweet Symphony.
Ashcroft, ex frontman dei The Verve e amico di lunga data degli Oasis, ha offerto un’esibizione carica di intensità emotiva, dimostrando di essere ancora una delle voci più toccanti della sua generazione.
Il suo legame storico con la band, risalente ai primi anni ’90, ha reso la sua presenza ancora più significativa per i fan.
Quando ha detto: “Sono così felice di essere qui con la più grande band rock ‘n’ roll”, il pubblico ha risposto con un’ovazione. La sua performance, elegante e vibrante, ha rappresentato un ponte emotivo tra due leggende del Britpop, dando ulteriore profondità alla serata.
Altri momenti visivi includevano foto d’infanzia dei fratelli Gallagher, immagini dei genitori e scorci della loro casa a Manchester. Un tocco intimo, quasi cinematografico, che ha trasformato il concerto in una narrazione personale, oltre che musicale.
Un trionfo annunciato (e gestito)
Il tour, chiaramente pianificato nei minimi dettagli, non lascia spazio agli imprevisti del passato. Le tensioni familiari sono tenute a bada con la diplomazia: i fratelli parlano poco tra loro sul palco e lasciano che la musica faccia tutto il lavoro. Bonehead funge quasi da “cuscinetto” visivo tra i due.
La macchina del tour è perfettamente oliata e punta dritta al trionfo.
E mentre Liam lascia il palco in auto prima ancora che le note finali di Champagne Supernova si dissolvano, il pubblico rimane in piedi, stordito, entusiasta, consapevole di aver assistito a un momento irripetibile.
Una nuova leggenda
“Oasis Live ’25” si appresta a essere una delle tournée più grandi del decennio: 41 date, 900.000 biglietti già venduti, con tappe in Regno Unito, Europa, Americhe, Asia e Australia. Se Cardiff è un indicatore, il tour sarà un successo planetario.
Gli Oasis non sono solo tornati. Sono tornati per rimanere nella storia.