Prime blocca senza spiegazioni il docufilm inchiesta su Calciopoli a 4 giorni dalla messa in onda. Pressioni dei club?

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Calciopoli continua a fare paura, almeno così sembra, ne sa qualcosa Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia, ideatore e autore di un docufilm inchiesta sullo scandalo che ha travolto il calcio nel 2006 e che sarebbe dovuto andare in onda sulla piattaforma Prime Video a partire dal prossimo 15 luglio. E’ stato lo stesso giornalista ancora incredulo per lo stop senza motivazioni a darne l’annuncio con un post su X questo pomeriggio, 11 luglio, a soli quattro giorni dalla messa in onda e con il video promo già in onda
“Incredibile – ha scritto il giornalista – la nostra inchiesta non andrà in onda dal 15 luglio su Prime Video come avevamo annunciato. All’ultimo momento ci hanno detto no dopo aver scelto la data di pubblicazione. Forse anche 20 anni dopo Calciopoli mette paura a qualcuno”
La genesi dell’idea
Ravezzani in alcuni post successivi ha raccontato la genesi dell’idea e la capillare e minuziosa ricerca dei particolari e della verità anche attraverso le voci dei protagonisti :
L’affidamento a Videa società di distribuzione e le rassicurazioni di Prime Video
Ravezzani ha spiegato che terminato il vastissimo lavoro si è rivolto con la sua squadra di lavoro a Videa, società specializzata nella distribuzione, quest’ultima ha contattato Prime, mostratasi subito interessata, tanto da da informare che avrebbe caricato l’inchiesta sulla piattaforma a partire dal 15 luglio :

Il no di Prime Video all’ultimo momento
Si arriva così all’ultimo atto della vicenda, il “no” improvviso di Prime Video, dopo tutto l’entusiasmo iniziale:
L’inchiesta verrà trasmessa su altre piattaforme
Il docufilm inchiesta andrà in onda su un’altra piattaforma, Ravezzani e il suo gruppo si sono messi immediatamente al lavoro per trovare una soluzione, che con grande solerzia è stata trovata, il direttore a chiusura del racconto di come sono andate le cose, ha sottolineato con amarezza quanto cercare la verità spesso non convenga:

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