Roma, Francesca Albanese, murale a sostegno a Tratevere

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Francesca Albanese, la relatrice ONU colpita dalle sanzioni americane per avere parlato di genocidio palestinese e avere portato alla luce i rapporti commerciali tra Israele, USA e Paesi Europei nonché di multinazionali europee e americane che forniscono, armi e macchine a Israele, sta ricevendo in questi giorni la solidarietà da parte di tutti coloro che hanno a cuore la situazione di Gaza e che ne condannano il genocidio.
A Roma, in Via della Lungaretta, nel quartiere Trastevere, nelle ultime ore è apparso un murale dedicato alla relatrice ONU per i diritti umani nei Territori palestinesi. A realizzarla Harry Grab, un artista romano, che sotto il ritratto di Francesca Albanese ha scritto in blu e in maniera ben visibile: “Nobel”. Un messaggio per coloro che devono assegnare il riconoscimento per la Pace, “un ringraziamento– ha scritto l’artista in una nota- per una persona che ha avuto il coraggio di denunciare violenze sistemiche, occupazioni e
Nel messaggio di Grab, una dura critica alle sanzioni ricevute da Albanese
Grab nel testo critica duramente le sanzioni ricevute da Albanese, secondo l’artista una vendetta politica contro la relatrice delle Nazioni Unite per aver “sviscerato la vera questione e smascherato i poteri economici dietro al massacro”. L’artista condanna l’isolamento di Albanese e invita tutti a non rimanere in silenzio e insensibili: “Chi oggi lascia sola Francesca Albanese rinuncia definitivamente a ogni possibilità di cambiamento”
Grab nel resto del messaggio spiega che l’opera rappresenta un invito per tutti a prendere una posizione ferma e decisa: “Non avremo più nulla per cui alzare la testa se non difendiamo chi ha il coraggio di parlare. Chi oggi rimane in silenzio come ha fatto, soprattutto, in questi ultimi due anni, questa volta non farà in tempo a salire sul carro di chi è dalla parte giusta”
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