Calcio, “The Guardian” boccia la Serie A: “Campionato lento dove le vecchie glorie possono svernare”

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La Serie A, non è più uno dei campionati di calcio più belli e interessanti del mondo come lo era negli anni ’80 e ’90, il giro d’affari che orbita intorno al pallone ha reso i club italiani sempre meno competitivi a livello economico, scoraggiando le stelle del calcio dal venire a giocare in Italia. Lontani i tempi in cui in Serie A si potevano ammirare Maradona, Zico, Platini, Falcao, Socrates, Junior, Boniek e via dicendo, adesso il campionato nostrano ha perso di appeal e di interesse, un decadimento che ha investito anche la Nazionale.
L’analisi impietosa di The Guardian sulla Serie A
Una analisi impietosa è arrivata dal giornale britannico The Guardian a firma Jonathan Wilson, esperto di calcio per la gloriosa testata inglese. Wilson comincia la sua dissertazione sul calcio italiano, analizzando la figura di Luka Modric, stella indiscussa del calcio croato, atteso a Milano sponda rossonera per la firma di un contratto che lo legherà alla squadra guidata da Massimiliano Allegri.
“Luka Modric – scrive la firma del The Guardian- compirà 40 anni a settembre. Ha giocato 930 partite in carriera e ha vinto sette campionati e sei Champions League. Ha persino spezzato il duopolio Messi-Ronaldo, aggiudicandosi il Pallone d’Oro dopo aver trascinato la Croazia alla finale dei Mondiali del 2018.
Di questi tempi, difficilmente riesce a durare 90 minuti interi, non è partito titolare durante il Mondiale per Club e ha subito l’umiliazione di entrare in campo per il suo addio al Real Madrid, dopo la semifinale persa da tempo contro il Paris Saint-Germain . Avrebbe potuto ritirarsi cinque anni fa e rimanere uno dei giocatori più rispettati nella storia del calcio, ma, con gli occhi puntati sul Mondiale della prossima estate, alla scadenza del suo contratto con il Real Madrid, Modric ha scelto di trasferirsi al Milan”

The Guardian: “Serie A, campionato di nicchia con ritmi bassi”
Wilson continuando la sua analisi, spiega che la Serie A è piena di stelle che da anni hanno superato gli anni d’oro della loro carriera, al contempo nonostante il nostro campionato cerchi di trovare una sua nicchia è ben lontano da quanto possano offrire economicamente alle vecchie glorie del calcio la Major League Soccer americana o la Saudi Pro League:
The Guardian: “L’Italia deve affrontare la realtà di non essere più egemone nel calcio”
Wilson a conclusione della sua analisi sulla Serie A italiana, afferma che il nostro Paese, a differenza di altri, deve affrontare la realtà di non essere più egemone nel calcio:
“La Germania è la patria di giovani allenatori grintosi con iPad e nuovi modelli di pressing. La Spagna ha il Clásico e la Francia il PSG. L’Italia deve affrontare la realtà di non essere più egemone. Non ci sono club italiani tra i primi 10 più ricchi. Sebbene Juventus e Inter abbiano perso due finali di Champions League, nessuna squadra di Serie A l’ha vinta dal 2010.
La Serie A è diventata un campionato in cui il ritmo è un po’ più lento, dove i veterani possono essere efficaci – e questo ha un suo fascino. Proprio come (in Inghilterra ndr) c’è qualcosa di confortante nel modo in cui molti dei migliori giocatori di snooker sono rimasti gli stessi di dieci o vent’anni fa, così la Serie A sta diventando sempre più una vetrina per i giocatori datati e di famiglia, da Romelu Lukaku a Scott McTominay, da Stefan de Vrij a Ruben Loftus-Cheek.”
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