Fiumicino: “Aho qua semo tutti compagni vai tranquillo” Pappalardo insulta Meloni per ingraziarsi il pubblico, ma sono tutti fan della premier e volano i fischi

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Adriano Pappalardo forse si starà ancora chiedendo se quell’“energumeno”, come lo ha definito lui, che ieri sera 21 agosto mentre stava salendo sul palco per esibirsi, gli ha detto: “Qui semo tutti compagni vai tranquillo”, lo abbia voluto perculare o davvero pensava di trovare in uno dei Comuni, al momento più a destra del litorale laziale, un pubblico ostile a Giorgia Meloni. Il cantautore famoso per brani evergreen come “Ricominciamo”, la partecipazione a cult televisivi come “Classe di Ferro” o a commedie musicali come “Aggiungi un posto a tavola” è caduto in un trappolone epocale, è stato come entrare in un club romanista e parlare male di Totti.
Il cantautore pronti via ha cominciato a inveire e ad usare toni sarcastici nei confronti della Premier, per poi sfiorarsi il pube e dire che lui immaginava perché Meloni andasse così d’accordo con Trump. In platea è accaduto il finimondo tanto che il cantautore ha dovuto fare subito dietrofront e chiedere scusa, ma la toppa è stata peggiore del buco, ha ammesso di avere insultato Meloni per ingraziarsi il pubblico: “Un energumeno, prima che salissi sul palco, mi ha preso per un braccio e mi ha detto: ‘aho qui siamo tutti compagni, tutti di sinistra, vai tranquillo ‘… quindi io ho pensato di assecondarlo e mi sono lasciato prendere da questo attimo di intemperanza e ho detto qualcosa contro il governo”
Al termine dello spettacolo, che il cantautore sostiene essere “andato benissimo a parte quel piccolo episodio”, Pappalardo è ritornato su quello che era accaduto: “Un gruppetto di persone se n’era andato, quelli più risentiti, allora ho chiesto scusa e poi di nuovo scusa. Un tizio mi ha gridato pure: ‘a vecchio, vattene a casa!’. Sono stato fuorviato da quello che mi è stato detto da quel tipo prima di salire sul palco”
Le polemiche sui social
A parte il disappunto degli Amministratori locali che ormai avranno messo una croce nera sulla foto di Pappalardo, la polemica è montata anche sui social dove molti utenti presenti all’esibizione si sono scagliati contro il cantautore. “Andava fermato. E’ ingaggiato per cantare, non per insultare” ha scritto una utente, “Ha iniziato a fare una polemica di indirizzo politico totalmente fuori contesto. Parolacce e gesti sui genitali, ha ricevuto fischi e qualcuno è anche andato via. Inguardabile” ha scritto un altro, “Vergogna, parlare male del governo che lo fa ancora lavorare” ha scritto un altro ancora, in tutto ciò Pappalardo è convinto sia stata “una bella festa” dove “si sono divertiti tutti”. “La prossima volta andrà meglio” ha concluso, forse ignaro che per un po’ di tempo dovrà girare al largo da Fiumicino.
Il precedente di Brian Molko dei Placebo
L’episodio ha ricordato quanto accaduto a Stupinigi nei pressi di Torino nel 2023 allorché il frontman dei Placebo, Brian Molko, pronunciò dal palco, davanti a cinquemila spettatori, una serie di epiteti contro la premier, tra cui “fascista” e “razzista”. Quelle parole, diffuse rapidamente online dopo essere state riprese da numerosi presenti, hanno portato la Procura di Torino ad aprire un’inchiesta. L’ipotesi di reato è quella di vilipendio delle istituzioni, per la quale è necessaria l’autorizzazione a procedere da parte del Ministero della Giustizia. Ottenuto il via libera nel febbraio 2025, la Procura ha potuto procedere con il rinvio a giudizio della rockstar.
La vicenda di Pappalardo appare un po’ più “casareccia”, ma le offese e anche gravi ci sono state, accompagnate da gesti sessisti, può darsi che anche nei confronti del cantautore venga aperta un’inchiesta.
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