Alessandro Gassmann al sindaco di Gallarate “No neonazisti e fascisti nel teatro dedicato a mio padre”

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Alessandro Gassmann furioso con il sindaco di Gallarate a causa del Remigration Summit tenutosi sabato 17 maggio, nel teatro cittadino dedicato al padre Vittorio. In un messaggio inviato al primo cittadino, il leghista Andrea Cassani, il figlio dell’attore italiano icona del ‘900, ha polemizzato sulla riunione dell’ultradestra europea dai contenuti xenofobi che si è tenuta nel teatro. Nella riunione tra gli altri argomenti, tutti a sfondo nazifascista, si sono valutate proposte di “misure estreme per evitare la sostituzione etnica in Europa”.
Le parole di Alessandro Gassmann
Su Instagram Alessandro Gassmann è stato perentorio nei confronti del sindaco: “Caro sindaco, leggo che al teatro intitolato a mio padre nella vostra cittadina, è avvenuta la riunione internazionale dei partiti di estrema destra europei (neo fascisti e nazisti). Se nelle sue intenzioni c’è quella di continuare a ospitare in un luogo di cultura, manifestazioni con slogan razzisti e illiberali, le chiedo di togliere il nome di mio padre dal suddetto teatro. Mio padre ebbe parenti deportati e uccisi dai nazifascisti. Grazie”.
Le polemiche della cittadinanza
La polemica di Alessandro Gassmann fa eco alle proteste scoppiate dopo la concessione del teatro per un evento dai toni estremisti e omofobi, già altre location nella provincia di Varese non erano state più prese in considerazione dagli organizzatori, perché gli hotel non avevano dato la loro disponibilità. Nella stessa Gallarate alcune attività commerciali hanno deciso di rimanere chiuse fino al termine dell’evento, facendo sapere tramite cartelli affissi sulle serrande che “non intendiamo servire i fasci”.
La replica del sindaco di Gallarate
Non si è fatta attendere la replica del sindaco della cittadina del Varesotto, che in un messaggio ha accusato Alessandro Gassmann di censura e poca predisposizione a rispettare le idee altrui:
“Caro Alessandro,
Gallarate è da sempre una città democratica con una grande attenzione per la cultura. Possiamo vantarci di avere quattro teatri, due musei e siamo tra le poche città non capoluogo ad avere un conservatorio musicale. Investiamo tanto, da molti anni, sulla cultura e uno dei luoghi della cultura più belli della città porta il nome di suo padre. Questo è un omaggio di Gallarate a un grande uomo e un grande artista. Il fatto che una associazione culturale di ragazzi di destra abbia organizzato un summit, pagando la sala, non mi sembra un affronto alla figura del grande Vittorio Gassman. Uomo di cultura eclettico che non ebbe mai paura di esternare la propria appartenenza politica e che come tutte le persone di valore, che hanno fatto la storia del nostro Paese, probabilmente non avrebbe combattuto con la censura aprioristica le idee altrui ma con la forza di idee più convincenti.
Come ha dichiarato anche il Ministro dell’Interno Piantedosi: “In democrazia c’è bisogno di tutti i contributi e di tutte le componenti rispetto a fenomeni così complessi. […] non bisogna avere paura di nulla, anche di idee che possano apparire molto forti, molto controverse, molto discutibili anche, non condivise in qualche modo […] ho l’obbligo di garantire la libera espressione del pensiero da parte di chiunque salvo pensieri che siano di per sé lesivi della sfera giuridica altrui o comunque della Costituzione o di qualsiasi altra cosa”.
Ciò detto, questo episodio ci fornirà sicuramente lo spunto per rivedere quelle che potranno essere le regole per affittare le sale pubbliche tra cui quelle del Teatro Condominio “Vittorio Gassman”.
Un caro abbraccio e la aspettiamo nella nostra Gallarate”
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