
La misteriosa morte di Alex Marangon continua a far discutere, il giovane venticinquenne della provincia di Venezia è stato ritrovato senza vita lo scorso anno nella notte tra il 29 e 30 giugno, nei pressi dell’abbazia sconsacrata di Vidor vicino Treviso dopo aver partecipato a un rito sciamanico. A più di un anno della morte del giovane, gli esami tossicologici svolti sui resti del ragazzo hanno evidenziato che il medesimo aveva assunto cocaina il giorno della scomparsa che unita a ayahuasca, potente allucinogeno usato nei rituali sudamericani, ne avrebbe provocato uno stato confusionale tale da farlo precipitare dalla terrazza dell’abbazia nel fiume sottostante.

Altre ipotesi sulle cause della morte
Gli esami tossicologici hanno confermato che il giovane pur essendo deceduto per un mix esplosivo di sostanze stupefacenti, non era un consumatore abituale di cocaina. Il corpo del giovane dopo essere precipitato dalla terrazza dell’abbazia la notte tra il 29 e 30 giugno 2024, fu trascinato più a valle dalla corrente del Piave, dove venne ritrovato due giorni dopo la scomparsa con evidenti traumi dovuti alla caduta, rivelatisi mortali.
Nonostante il risultato della perizia tossicologica, la Procura di Treviso inizialmente aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di omicidio volontario, nel contempo l’avvocato della famiglia ha spinto affinché le indagini fossero dirette a identificare chi avesse fornito le sostanze alla vittima.
Il diario di Alex e la rabbia dei genitori
Mentre in chi indaga è montata la convinzione che la morte di Marangon sia stata dovuta a cocaina e ayahuasca, i genitori del giovane sono convinti che siano presenti ancora diversi lati oscuri nella vicenda. Secondo i familiari le risposte a diversi dubbi potrebbe fornirle il diario della vittima, soprattutto attraverso le memorie del giovane si potrebbe capire se Alex avesse già partecipato ad altri riti sciamanici nella abbazia.
A fronte dei nuovi dati emersi, i genitori di Marangon si sono infuriati nei confronti di alcuni titoli dei giornali che hanno parlato di “svolta nelle indagini” sottolineando la morte come conseguenza del consumo di droghe. Per i familiari chi ha fornito le sostanze ad Alex deve essere identificato e indagato per omicidio colposo.
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