Anna Wintour lascia Vogue America dopo 37 anni

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Dopo 37 anni al timone di Vogue America, Anna Wintour, figura leggendaria della moda globale, ha annunciato la sua decisione di lasciare la guida dell’edizione statunitense della celebre rivista.
La notizia è stata confermata da Condé Nast, casa editrice di Vogue, che ha reso noto come la storica caporedattrice stia già cercando una nuova figura a cui affidare la direzione editoriale di Vogue US.
La decisione di Wintour, 75 anni, è giunta mercoledì mattina durante una riunione del personale, cogliendo molti di sorpresa.
Sebbene non si tratti di un addio completo – continuerà infatti a ricoprire il ruolo di responsabile dei contenuti a livello globale per Condé Nast, nonché di direttrice editoriale globale di Vogue – la sua uscita dalla scena americana segna senza dubbio la fine di un’era.
Wintour è approdata a Vogue nel 1983 come direttrice creativa, per poi guidare British Vogue a metà degli anni ’80. Nel 1988 è diventata caporedattrice dell’edizione statunitense, ruolo che ha mantenuto per quasi quattro decenni, trasformando radicalmente la rivista in un’icona culturale, sinonimo di stile, potere e innovazione.
Sotto la sua leadership, Vogue ha saputo navigare attraverso i grandi cambiamenti del mondo della moda, dall’avvento del digitale all’affermarsi di nuove sensibilità culturali.
Figura temuta ma rispettata, Wintour è stata spesso descritta come una “regina del ghiaccio” per il suo stile riservato e imperturbabile, immortalato anche nel celebre film Il diavolo veste Prada, ispirato proprio alla sua figura.
Tuttavia, il suo contributo al mondo della moda è stato straordinario, sia nel promuovere nuovi talenti sia nel sostenere le grandi firme.
Il suo addio arriva in un momento delicato per Condé Nast, che negli ultimi mesi ha visto numerosi cambiamenti al vertice. Solo ad aprile, Radhika Jones ha lasciato la direzione di Vanity Fair dopo sette anni.
A febbraio, ricevendo l’onorificenza di dama d’onore a Buckingham Palace, Wintour aveva rassicurato tutti sul fatto che non intendeva abbandonare il lavoro: “Sua Maestà mi ha chiesto se ciò significava che avrei smesso di lavorare, e ho risposto fermamente di no”, aveva dichiarato con la sua consueta determinazione.
Ma anche le regine, alla fine, cambiano trono. E mentre Vogue si prepara a voltare pagina, l’impronta di Anna Wintour sulla moda e sull’editoria rimarrà indelebile.