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Antonia per i non utenti di Amici rappresenterà solo un nome da donna, perché purtroppo lei come tanti, rappresenta la folta schiera degli illusi dal talent della De Filippi, laddove si ha contezza della vera portata degli allievi solo nella puntata finale, quella in diretta, dopo 8 mesi in cui le aspiranti future stelline del firmamento musicale hanno visto la loro voce “aggiustata” in post produzione prima della messa in onda della puntata pre confezionata.
Abbiamo più volte raccontato da queste colonne, quanto Amici sia diventato esclusivamente una grande bolla televisiva, un ex talent trasformato in reality, in cui gli allievi si muovono come pedine e non vengono valutati per il merito, quanto per il profitto che la loro immagine può fruttare alle case discografiche che orbitano intorno alla trasmissione e per quanto riguarda i ballerini alle scuole di danza.
La grande macchina per far soldi allestita da Queen Mary
Una grande macchina per far soldi allestita da Queen Mary, che da abile imprenditrice cerca da sempre di unire gli utili ( i guadagni e gli ascolti) a piccole opportunità artistiche per chi esce dal programma, è evidente che Antonia al Pride di Milano non si sarebbe dovuta esibire, ha rappresentato la contropartita per avere un cantante di rilievo, “volete il big? Fate cantare anche Antonia”.
Purtroppo per la “stellina” di Amici le cose non sono andate bene, che la ragazza durante il programma fosse stata ampiamente aiutata dalla post produzione si è notato nell’ultima puntata del talent, esibizione al di sotto delle altre e soprattutto voce che è sembrata diversa in maniera imbarazzante da quella che il pubblico della De Filippi si era abituato a sentire. Antonia sarebbe dovuta comunque arrivare in finale, era una l’unica davvero partita dalla cameretta di casa e serviva alla veridicità del programma, con buona pace di Nicolò, vocalmente più dotato di lei, e così è stato.
Tornando al Pride l’esibizione, complice anche qualche problema tecnico, è stata imbarazzante, Antonia ha cantato due suoi inediti, “Relax” e “Romantica” e il brano cult “T’appartengo” di Ambra Angiolini, quest’ultimo cantato insieme alla stessa Ambra e alla di lei figlia, Jolanda Renga. Intonazione assolutamente assente, come se gli 8 mesi di Amici non fossero esistiti e note che sono rimaste tutte sul pentagramma, probabilmente lei stessa le sta ancora cercando.
Inevitabili le polemiche, con la giovane crocifissa sul web, vallo a spiegare ai webeti, che Antonia è purtroppo una delle tante vittime della fabbrica delle illusioni di Maria e di una industria discografica che la ha imposta come merce di scambio. Commenti crudeli quali: “ma cosa ha fatto alla voce?”, “ma perché non studia questa ragazza?”, “ma l’autotune dove lo hai lasciato”, “Nicolò fatto fuori da questa” sono figli oltre che dell’ignoranza, di una non corretta visione della situazione.
Antonia è una vittima
Antonia è una vittima e chi la ha mandata in pasto ai leoni, ha lasciato che i medesimi facessero brandelli di lei senza intervenire, avranno una scusante per raccontare alla ragazza delle porte chiuse a causa della pessima performance rimediata. Della De Filippi ovviamente neanche l’ombra, lei si fa viva solo quando le cose vanno bene nonostante l’aureola da santa che il pubblico televisivo le ha posto sul capo.
In tutto ciò Antonia non ha cavalcato l’onda della polemica intavolando inutili contraddittori con gli invasati del web, ma con un messaggio ha raccontato la sua verità e quanto sia grata al programma che la ha lanciata in mezzo ai leoni (e se il messaggio glielo avesse scritto la De Filippi?) :
“Amici è stato un percorso di crescita. Io provenivo davvero dalla mia cameretta, è stato un cambio di vita totale. Mi sento cresciuta a livello artistico, molto, ma anche a livello personale. E per la prima volta sono riuscita a vedere alcune alcune cose da sola e a costruirmi delle cose da sola, per amore della musica. Questa è la quarta volta che canto in una piazza ed è bellissimo perché mi sa che questa la piazza dove ho cantato con più gente di sempre. Spero sempre che arrivi quello che voglio dire. Pride per me è amore.”
Per Antonia la nebbia dell’illusione è svanita, ma comunque ringrazia per il piacere provato mentre quella nebbia la avvolgeva, non è da tutti.
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