Barbra Streisand instancabile: “La mia voce c’è ancora”

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Barbra Streisand non ha mai smesso davvero. A 83 anni, la leggendaria artista torna con The Secret of Life: Partners, Volume Two, una nuova raccolta di duetti con nomi come Bob Dylan, Paul McCartney, Ariana Grande, Mariah Carey e Sam Smith. Un progetto che nasce, come lei stessa racconta, “prima dalla canzone, poi dal partner”.
Streisand, prima artista ad aver raggiunto lo status di EGOT, ha attraversato sei decenni di carriera lasciando il segno in musica, teatro, cinema e televisione. Eppure, confessa: “Sono molto pigra. Mi piace essere libera. Non mi piace avere impegni”.
Il nuovo album arriva a meno di due anni dalla pubblicazione del suo mastodontico memoir di 970 pagine, My Name Is Barbra, con un audiolibro di 48 ore letto da lei stessa. Attualmente è anche impegnata nella produzione di un documentario sulla sua vita diretto da Frank Marshall.
Il progetto discografico è stato fortemente voluto da Jay Landers, suo partner di lunga data alla Columbia Records.
“Quando Jay me ne ha parlato, ho pensato: ‘Questa è una buona idea’. Doveva esserci anche Gypsy come finale della mia carriera cinematografica, ma il tempo vola. È prezioso”.
Tra le collaborazioni più emozionanti, To Lose You Again con Sam Smith: “Non credo di aver vissuto davvero quella storia, ma devo trasformarmi in quella persona per cantarla. È complicato. Le canzoni più sfortunate sono spesso le migliori”.
Commovente anche One Heart, One Voice, con Mariah Carey e Ariana Grande: “Le voci più calde, più grandi, più meravigliose”, dice Barbra.
E aggiunge divertita: “Mi avrebbero dovuto pagare molto per rifare Roz Focker. All’epoca le donne venivano pagate meno degli uomini, e questo mi ha fatto arrabbiare”.
Un momento speciale anche il duetto con Bob Dylan su The Very Thought of You.
“Negli anni ’70 rifiutai di cantare con lui, ma ora è stato come mettere in scena un piccolo atto teatrale. Due persone che si conoscono da sempre senza essersi mai incontrate. Ho registrato prima io la mia parte, poi lui ha aggiunto la sua. Era curioso, rispettoso, chiedeva direzione: ‘Cosa ne pensi?’. È stato meraviglioso. Così aperto a provare. Abbiamo scoperto di essere stati nel Greenwich Village nello stesso periodo, a pochi isolati di distanza, sconosciuti in cerca di una voce. In un certo senso, questo brano è stato il nostro primo vero incontro”.
Quando le si chiede se canterà ancora dal vivo, risponde: “Oddio. Ne dubito. Ma c’è una piccola parte di me che potrebbe considerarlo. L’altra parte si chiede: perché?”. E confida che in studio si sente libera: “Non devo truccarmi, non devo esibirmi. Posso semplicemente cantare. E adoro farlo”.
Streisand riflette anche sul mondo attuale: “È tutto così triste. Caotico. Spero che mio figlio possa vivere in un mondo dove una donna diventi presidente. Io? Prego molto. È tutto ciò che posso fare ora”.
La voce, però, c’è ancora: “Non cantavo da tanto. Mi sono avvicinata al microfono e ho fatto una preghiera. E la mia voce è venuta fuori. Ancora una volta”.