Bergamo, vigilante accoltellato, bloccato l’aggressore

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Bergamo, vigilante accoltellato, aggressore fermato al confine con la Svizzera
Un dramma si è consumato ieri pomeriggio nel cuore della Bergamo dello shopping. Poco prima delle 15.30, in via Tiraboschi, una delle strade più frequentate della città bassa, Mamadi Tunkara, 36 anni, responsabile della vigilanza privata presso il supermercato Carrefour, è stato brutalmente accoltellato a morte. L’aggressione, avvenuta mentre l’uomo si recava al lavoro in bicicletta, ha sconvolto la comunità locale.
La dinamica dell’aggressione
Secondo le prime ricostruzioni, Tunkara, originario del Gambia e residente a Verdello, stava attraversando il passaggio Pierantonio Cividini, una galleria commerciale nei pressi del supermercato, quando un uomo lo ha spintonato, facendolo cadere a terra. A quel punto, l’aggressore ha inferto quattro o cinque coltellate al torace della vittima.
Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi, per Mamadi Tunkara non c’è stato nulla da fare. L’assassino, invece, si è dileguato rapidamente, fuggendo verso via Moroni.
Le forze dell’ordine sono state intensamente impegnate nella sua ricerca, con l’ausilio delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e delle testimonianze raccolte sul posto.
Una tragedia in pieno centro
L’omicidio è avvenuto in un’area particolarmente trafficata, a due passi da Largo Porta Nuova e dal Sentierone, la via principale della movida bergamasca, animata in questi giorni dai mercatini di Natale e dalla ruota panoramica. Nonostante la presenza di numerosi passanti, l’aggressore è riuscito a fuggire senza lasciare tracce immediate.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Silvia Marchina, hanno visto anche la partecipazione del procuratore aggiunto Maria Cristina Rota, giunta sul luogo del delitto.
Ipotesi e sviluppi investigativi
Dalle prime indiscrezioni, sembra improbabile che si tratti di un delitto casuale. Pare che la vittima e il suo aggressore si conoscessero e che avessero avuto un litigio nei giorni precedenti.
Gli inquirenti stanno cercando di capire se l’assassino abbia atteso Mamadi Tunkara al suo arrivo al lavoro per tendergli un agguato.
Il fratello della vittima, giunto in lacrime sul luogo dell’omicidio, è stato ascoltato dagli investigatori. “Era un bravo ragazzo” ha dichiarato un amico della vittima. “Viveva in Italia da almeno cinque anni, prima come rider e poi come addetto alla sicurezza”.
Ultim’ora: aggressore bloccato al confine con la Svizzera
È stato fermato questa mattina vicino al confine con la Svizzera il presunto assassino di Mamadi Tunkara. L’uomo è stato intercettato dalle forze dell’ordine mentre tentava di oltrepassare il confine per lasciare il territorio italiano.
Il fermo rappresenta una svolta nelle indagini coordinate dalla Procura di Bergamo, ora gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire i motivi che hanno portato al violento delitto.
Reazioni della comunità
La sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, ha espresso profondo cordoglio:
“Con sgomento abbiamo appreso di questo tragico evento. Esprimo vicinanza alla famiglia della vittima. La sicurezza è un valore fondamentale per Bergamo, e ogni episodio di violenza rappresenta una ferita per l’intera comunità”.
Per sabato mattina è stato convocato un vertice straordinario del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura.
Una città sotto shock
L’omicidio di Mamadi Tunkara ha scosso profondamente Bergamo. Il fatto che una tale violenza si sia verificata in pieno giorno, in una delle zone più frequentate della città, solleva interrogativi sulla sicurezza e la convivenza civile.
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