Bova si affida alla ex suocera per la difesa, denunce a società, aziende, squadre di calcio e persone fisiche per la diffusione degli audio
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Raoul Bova si è affidato alla ex suocera, Annamaria Bernardini de Pace, una delle più quotate avvocate divorziste d’Italia nonché madre di Chiara Giordano, moglie dell’attore per 13 anni, dal cui matrimonio sono nati i figli, Alessandro e Francesco. Bova tramite la legale ha presentato reclamo al Garante della privacy per la diffusione morbosa e incontrollata delle sue conversazioni private con la modella Martina Ceretti, nello stesso tempo ha affidato a Annamaria Bernardini de Pace anche l’incarico per affrontare la questione relativa all’affidamento delle due figlie nate dall’unione con Rocio Munoz Morales, l’attrice spagnola conosciuta sul set di “Immaturi-Il Viaggio”, e con la quale ha intrattenuto una relazione di 12 anni di fatto terminata due anni fa.
L’avvocata in merito alla presunta relazione tra l’ex genero e la modella Martina Ceretti, per la quale Rocio ha affermato tramite il suo legale di “essere caduta dalle nuvole”, ha sottolineato che Bova e l’attrice “anche se non sono sposati vivono separati da due anni”

Una mega causa contro Fabrizio Corona, Meta, Google, Youtube, Tik Tok, X, Ryanair, Napoli Calcio e Torino Calcio
A quanto si apprende dalla newsletter del giornalista Gabriele Parpiglia, nel reclamo al Garante, Raoul Bova chiede che vengano sanzionati per grave violazione della privacy tutti coloro che hanno contribuito alla divulgazione sul web dei contenuti privati che lo riguardano. Alcuni passaggi della conversazione privata avuta con Ceretti sono divenuti oggetto di scherno nei suoi confronti da parte di persone private e aziende, queste ultime hanno preso alcune frasi per pubblicizzare i propri brand.
Audio che sono diventati virali dopo essere stati divulgati da Fabrizio Corona nel corso del podcast “Falsissimo” in rete su Youtube, lo scorso 21 luglio. L’ex re dei paparazzi sostiene di avere ricevuto il materiale incriminato da Martina Ceretti e un di lei amico, Federico Monzino, ventinovenne rampollo di una famiglia della Milano bene, di professione pr. Quest’ultimo presentatosi come amico di Ceretti ha detto che la ragazza era d’accordo sulla diffusione degli audio.
Se anche questo elemento fosse accertato come vero dal Garante, la violazione della privacy da parte di Corona potrebbe comunque sussistere in quanto trattandosi di conversazione con soggetto terzo, in questo caso Bova, serviva il consenso alla divulgazione anche da parte di quest’ultimo. Tra l’altro in caso di registrazioni audio, come in questo caso, la normativa è ancora più stringente a differenza dei normali messaggi di testo. L’effetto della diffusione è stato devastante, le frasi sono state riprese da blog, riviste e quotidiani, nonché replicate in trasmissioni televisive o diventate oggetto di satira e derisione sui social.
Per alcune ditte o aziende una frase usata da Bova è diventato una sorta di promo per reclamizzare il brand, in particolare da Ryanair e Napoli Calcio, la società partenopea a fronte della minaccia di causa da parte dell’attore, ha rimosso il contenuto da Tik Tok. Gabriele Parpiglia nella newsletter scrive che gli altri soggetti diffidati oltre Corona sono, Meta, Google, Youtube, Tik Tok, X, Ryanair, Napoli Calcio e Torino Calcio.

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