Captivated: il rapimento Getty come non l’hai mai visto

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Il produttore italiano Andrea Iervolino è salito a bordo di Captivated, un thriller mafioso con protagonisti Al Pacino e Katie Holmes, che offrirà una nuova e controversa rilettura del celebre rapimento di John Paul Getty III, nipote dell’uomo più ricco del mondo negli anni Settanta.
Il film, diretto da Dito Montiel (Guida per riconoscere i tuoi santi, Riff Raff), si propone come un’alternativa alla versione raccontata da Ridley Scott in Tutti i soldi del mondo (2017), mettendo al centro un legame psicologico e umano inaspettato tra il boss mafioso Saro Mammoliti (interpretato da Pacino nella sua versione più anziana) e Gail Getty, madre della giovane vittima (Holmes).
Le riprese inizieranno a Roma alla fine del mese, con parte della produzione curata dalla Andrea Iervolino Company, nuova società fondata dopo la separazione da Monica Bacardi, in collaborazione con Volition Media Partners.
Una tragedia globale sotto i riflettori
Il rapimento di John Paul Getty III, avvenuto il 10 luglio 1973 a Roma, fu uno dei casi di cronaca più clamorosi del secolo.
Il giovane, allora diciassettenne, fu sequestrato da criminali legati alla ‘ndrangheta calabrese, che chiesero un riscatto di 17 milioni di dollari.
Quando il nonno, Jean Paul Getty – magnate del petrolio – si rifiutò di pagare, dichiarando pubblicamente che “ho 14 nipoti, se pagassi per uno li rapirebbero tutti”, l’opinione pubblica fu scossa.
La stampa mondiale seguì con morbosità lo sviluppo del caso, culminato nel gesto estremo dei rapitori: l’invio di un orecchio mozzato del ragazzo a un quotidiano italiano.
Il giovane fu liberato cinque mesi dopo, il 15 dicembre 1973, nelle campagne della Basilicata, dopo che il nonno acconsentì a pagare parte del riscatto, con una somma deducibile fiscalmente, e un prestito con interessi al figlio.
Saro Mammoliti: il boss gentiluomo tra cronaca e cinema
A lungo considerato uno dei mandanti o organizzatori del sequestro, Saro Mammoliti – nome completo Rosario Mammoliti – era un esponente di spicco della cosca Mammoliti di Bovalino, nella Locride.
Negli anni Settanta, la sua famiglia era tra le più temute della ‘ndrangheta calabrese, specializzata in sequestri di persona a scopo di estorsione.
Mammoliti fu arrestato e condannato, ma nella memoria collettiva è rimasto come una figura ambivalente: da un lato criminale spietato, dall’altro boss d’onore, con tratti da “gentiluomo” che gli valsero una mitizzazione anche nell’immaginario popolare.
La famiglia Mammoliti ha più volte contestato le rappresentazioni mediatiche e cinematografiche del caso.
Michael Mammoliti, nipote di Saro e attore/produttore, ha dichiarato a Variety di voler raccontare “la versione della famiglia”, criticando duramente la visione offerta da Tutti i soldi del mondo e da alcune inchieste giornalistiche.
Captivated nasce anche da questo desiderio: ridare complessità e profondità a una figura finora narrata in modo unilaterale.
Un thriller di tensione psicologica
Secondo la sinossi ufficiale, Captivated non sarà un semplice racconto di criminalità, ma un dramma psicologico che esplora “due anime provenienti da mondi completamente diversi, unite da una tragedia che cambierà per sempre le loro vite”.
Il rapporto tra Gail Getty e Saro Mammoliti sarà rappresentato come “una seducente partita a scacchi”, aggiungendo sfumature emotive e morali alla narrazione del sequestro.
Accanto a Pacino e Holmes, il film potrebbe vedere nel cast anche Meadow Walker e Dermot Mulroney, attualmente in trattative per ruoli non specificati. Intanto, Toby Kebbell, inizialmente scelto per interpretare la versione giovane di Mammoliti, si è ritirato dal progetto.
Produzione italiana, ambizioni internazionali
“Portare parte della produzione in Italia è per noi motivo di orgoglio”, ha dichiarato Iervolino. “Significa valorizzare ancora una volta il nostro Paese e i suoi talenti all’interno di una grande produzione internazionale.”
Il film rappresenta infatti un tentativo di coniugare cinema d’autore e racconto storico, portando alla luce una pagina oscura della cronaca italiana con un taglio nuovo e potenzialmente controverso.
Verità, giustizia e narrazione
Il confronto tra la verità giudiziaria e la rappresentazione artistica rimane centrale.
I tribunali italiani, dopo anni di indagini, hanno individuato precise responsabilità penali nel sequestro Getty, con arresti e condanne.
Tuttavia, il confine tra colpevolezza giudiziaria e colpevolezza morale, tra realtà e finzione, è spesso sottile e soggetto a interpretazioni. Captivated si muove esattamente in questo spazio grigio: quello dove la giustizia storica incontra la potenza drammatica del cinema.