Cesare Cremonini e l’ex Martina Maggiore, la tempesta del libro scatena la replica
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Il confine tra vita privata e notorietà è tornato al centro del dibattito, scosso dalle dichiarazioni di Cesare Cremonini e dalla successiva replica della sua ex fidanzata, Martina Maggiore.
Dopo mesi di silenzio, il cantautore bolognese ha rotto gli indugi nel podcast Supernova di Alessandro Cattelan, confessando la “sofferenza profonda” causata dalla pubblicazione di Ma che stupida ragazza, il libro in cui Martina Maggiore ha messo nero su bianco la loro relazione e la dolorosa fine, inclusi i presunti tradimenti di lui.
Cremonini si è sentito tradito due volte: dalla fine della storia con la ragazza a cui aveva “dato l’anima” e dalla pubblicazione del libro senza il suo consenso. “Le avevo chiesto di dirmelo, per proteggere la mia famiglia”, ha confessato, sottolineando come l’episodio abbia messo “a repentaglio la sua solidità”, sebbene ne sia uscito, a suo dire, “più forte”.
L’addio tra i due risale al febbraio 2023, ma la ferita, per Martina, sembra essere rimasta aperta a lungo. Lo scorso giugno, durante la seconda tappa milanese del tour Alaska Baby di Cremonini, la Maggiore era tra gli spettatori.
Tuttavia, non ha retto all’emozione: come testimoniato da un video social, a metà concerto è scoppiata in lacrime ed è andata via, un gesto che ha evidenziato quanto quella storia sia stata incisiva per lei.

La versione di Martina: dipendenza affettiva e rinascita
La risposta di Martina Maggiore non si è fatta attendere, arrivando dalle pagine del Corriere. L’autrice respinge l’accusa di aver “spiattellato la vita intima” del cantante. “Di intimo nei suoi confronti non c’è niente“, ha replicato, ridimensionando la narrazione.
Il suo obiettivo, spiega, era raccontare la propria battaglia contro la dipendenza affettiva e la depressione seguite alla rottura, un percorso di ricostruzione personale.
“Per spiegare ciò che ho vissuto, ho dovuto necessariamente parlare della mia storia. […] Ma l’unica cosa di privato è il fatto di essermi messa a nudo su tematiche molto più importanti della relazione in sé stessa: come la dipendenza affettiva o la depressione.”
Riguardo al tema dei tradimenti, che ha acceso i riflettori dei media, la Maggiore ammette che sia la parte “forse più intima” del racconto, ma difende la sua scelta, sostenendo che un tradimento non sia più un fatto strettamente privato “nel momento in cui fai entrare altre persone”.
Nonostante il dolore, riconosce l’importanza di Cremonini nella sua vita: “Lui mi ha fatto conoscere il vero amore e mi ha fatto scoprire una versione di me che non conoscevo prima.”

Un amore “tossico” e la ricerca di sé
Martina definisce la loro una relazione tossica, ma solo per il suo comportamento: “Se scelgo di annientarmi, la parte tossica sono io. Probabilmente il mio modo di amare era sbagliato, pensavo che annullando me stessa potevo dare di più.”
La giovane autrice sottolinea come il messaggio più importante del libro sia la rinascita, il coraggio di riprendere in mano la propria vita.
Oggi, Martina ha ripreso gli studi in Psicologia e lavora a nuovi libri, assicurando a Cremonini che su quella storia “non c’è più nulla da tirare fuori”.
Un finale che, almeno editorialmente, sembra chiudere il sipario su un capitolo di vita complesso, sebbene i sentimenti e le diverse versioni dei fatti continuino ad alimentare il dibattito pubblico sul prezzo della fama e sul diritto alla privacy.
