Cina, turista cinese danneggia esercito di terracotta

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Cina, un turista cinese ha scavalcato la recinzione a protezione delle statue e si è lanciato in una sezione dell’esercito di terracotta cinese, famoso in tutto il mondo, danneggiando due antichi guerrieri d’argilla, hanno riferito sabato le autorità.
Venerdì, il trentenne stava visitando il capannone trasformato in un museo che ospita l’esercito di terracotta nella città di Xi’an quando “ha scavalcato il guardrail e la rete protettiva ed è saltato giù”, nella fossa profonda quasi 6 metri che ospita l’esercito, oltre 8000 statue a grandezza naturale, scoperte per caso da un contadino cinese sotto il suo terreno nel marzo del 1974.
L’uomo soffre di un disturbo psichiatrico
È stato riscontrato che l’uomo “soffre di una malattia mentale” e il caso è sotto inchiesta. Una volta nella fossa, l’invasore ha “spinto e tirato” i guerrieri d’argilla e due di loro sono stati “danneggiati in varia misura”, si legge nel comunicato. Il sito archeologico era “controllato” dal personale di sicurezza.
Esercito di terracotta dichiarato patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 1987
Costruito intorno al 209 a.C. per sorvegliare la tomba del primo imperatore, l’esercito di terracotta, forte di 8.000 uomini, è una delle scoperte archeologiche più importanti della Cina ed è considerato un simbolo dell’antica raffinatezza artistica e militare cinese.
Le statue sorprendono per il loro realismo nei dettagli: la tecnica usata per realizzarle è detta “a colombino” e consisteva nel compattare cerchi di argilla per creare un tubo (il torace) e completarle con l’aggiunta di testa, gambe e braccia realizzati con degli stampi. La struttura poi si ricopriva di blocchetti di argilla per creare le uniformi e di varie decorazioni e dettagli per abiti e aspetto fisico.
In raffinata arte pittorica, le statue erano dipinte usando tutti colori naturali ad eccezione del “porpora di Huang” che era di origine artificiale e conteneva sali di bario. Le statue infine venivano ricoperte da lacca cinese. .
Una delle principali attrazioni turistiche di Xi’an, capoluogo della provincia settentrionale dello Shaanxi, è patrimonio dell’umanità Unesco dal 1987. Un dipendente del museo ha dichiarato sabato all’AFP che la mostra era aperta regolarmente.
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