Curve, le richieste del pm, 10 anni per Lucci, 9 a Beretta

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Il processo sulle Curve dello Stadio Meazza di Milano, divenute teatro di affari criminosi da parte degli ultras di Milan e Inter che le popolano, sta per concludersi con le condanne dei 19 capi del tifo meneghino arrestati nella notte tra il 29 e 30 settembre 2024 nell’ambito dell’operazione denominata “Doppia Curva”.
Il pubblico ministero, Paolo Storari, in una lunga requisitoria al termine del dibattimento con rito abbreviato ha parlato di curve diventate “posti extraterritoriali, frequentate da milizie private con un proprio capo”, laddove come capi si intendono Andrea Beretta per l’Inter e Luca Lucci per il Milan.
Storari ha anche parlato di territorialità dei gruppi ultras e di un proprio modus operandi in cui i capi “comminano sanzioni nei confronti dei sottoposti che non le rispettano, elargiscono premi e privilegi, e hanno un proprio patrimonio nei ricavi da vendita di biglietti, fanzine e merchandising” per questi motivi il pm ha chiesto pene severe per tutti, per oltre un secolo complessivo di anni di carcere, anche in relazione ai “rapporti che non solo le due società, ma pure le strutture statali deputate alla repressione dei reati, hanno a tratti ritenuto di avere con gli ultrà”.
Il pm ha accusato anche Milan e Inter di condotta sbagliata per aver lasciato liberi gli ultras di poter interagire con i club, “quei rapporti con le società calcistiche, hanno generato negli imputati una sorta di legittimazione a veder garantita l’esigenza di essere rispettati e riconosciuti come legittimi interlocutori dalle società e anche da forze di polizia e altri organismi istituzionali, favorendo lo scivolamento progressivo in una sorta di zona franca dove per gli ultrà gli altri attori che operano allo stadio Meazza non dovevano entrare”
La lettura della vicenda da parte di Inter e Milan
Le due squadre milanesi non hanno concordato su quanto asserito da Storari e costituendosi parte civile non si sono reputate complici del comportamento degli ultras, ma parte lesa e hanno chiesto loro danni per 900mila euro complessivi.
Le condanne richieste per gli ultras interisti
Per Beretta e Lucci sono state richieste le pene più severe. Al capo ultras interista, ormai collaboratore di giustizia, sono stati richiesti 9 anni di reclusione per l’omicidio avvenuto fuori dallo stadio, di Antonio Bellocco, appartenente a una potente famiglia della ‘ndrangheta. Pena fortemente mitigata proprio per l’incentivo che lo Stato riconosce ai cosiddetti “pentiti”, in virtù dei benefici che i medesimi possono apportare alle inchieste con le loro dichiarazioni.
Beretta verrà processato a parte, sia per gli affari e le violenze della curva Nord, sia per l’omicidio di un altro capo ultrà interista, Vittorio Boiocchi, caso che era irrisolto dal 2022 e per il quale Beretta si è dichiarato mandante. La pena per il reato di omicidio, per Beretta è stata calcolata partendo dal minimo di 21 anni poi dimezzata per la norma sui collaboratori di giustizia. A tale riduzione vanno ulteriormente detratti, un terzo per le attenuanti generiche e un terzo per aver scelto il rito abbreviato, al periodo vanno poi aggiunti gli aumenti di pena per associazione mafiosa e estorsione.
Sulla congruità delle richieste dovrà decidere la giudice Rossana Mongiardo, alla quale verrà richiesto di esprimersi in sentenza su altre 9 richieste, tra cui gli 8 anni per l’ex vice di Beretta, Marco Ferdico e i 7 anni per Giuseppe Caminiti e Christian Ferrario
Le condanne richieste per gli ultras del Milan
Per quanto riguarda il Milan, Storari ha chiesto 10 anni di reclusione per il capo ultras Luca Lucci, balzato alle cronache oltre per l’inchiesta, per le sue amicizie con i rapper Fedez, Lazza e Emis Killa nonché per una famosa foto in cui parlava con Matteo Salvini e una visita ad Arcore “per parlare di calcio con Silvio Berlusconi”, quest’ultimo particolare, rivelato durante la deposizione in aula dallo stesso Lucci. Per il capo ultras la richiesta di pena riguarda il tentato omicidio dell’ultrà Enzo Anghinelli, e l’ associazione a delinquere finalizzata ad aggressioni e estorsioni.
Storari ha anche richiesto 6 anni e 10 mesi per il fratello di Lucci, Francesco e 4 anni e 10 mesi per l’ex guardia del corpo di Fedez, Christian Rosiello.
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