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Daniela Coman sarebbe stata vittima di femminicidio per mano del suo compagno, Peter Pancaldi, al momento in stato di fermo. Il corpo della donna è stato rinvenuto ieri 15 maggio, stesa sul letto nell’appartamento del compagno, a coprirne il cadavere un piumone. Al momento del ritrovamento del corpo il presunto omicida non era in casa, è stato rintracciato e interrogato, ma si sarebbe rifiutato di rispondere alle domande degli inquirenti.
La denuncia presentata dall’ex
Le ricerche della donna erano scattate dopo che l’ex compagno aveva presentato denuncia di scomparsa, i due sono genitori di un ragazzo e si sentivano spesso per motivi di natura familiare. La donna aveva intrapreso la relazione con Pancaldi da circa un mese, al momento del ritrovamento del corpo, la donna non presentava segni di violenza, sarà la autopsia a stabilire le cause del decesso e soprattutto la data del medesimo, voci di corridoio sostengono che la morte della donna potrebbe risalire anche a un paio di giorni prima rispetto alla data del ritrovamento.
Il nuovo compagno fermato per omicidio
Peter Pancaldi, nuovo compagno della vittima è stato rintracciato dalle forze dell’ordine nel modenese dopo qualche ora. Al momento del ritrovamento del corpo senza vita della Coman, non era nelle vicinanze dell’appartamento neanche la Peugeot 206 bianca che la vittima usava per gli spostamenti è stato proprio ai controlli sulla targa che Pancaldi è stato rintracciato, essendosi spostato con l’auto della vittima.
Sembrerebbe che l’uomo avesse problemi di tossicodipendenza e che varie volte si era reso protagonista di comportamenti fuori controllo. Nonostante l’uomo si sia avvalso della facoltà di non rispondere, sono emersi elementi tali nei suoi confronti da far scattare il provvedimento di fermo. E’ emerso anche che la vittima si fosse sfogata con parenti e persone di sua conoscenza, circa i comportamenti non troppo ortodossi del suo nuovo compagno.
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