Drake risponde a Kendrick Lamar con “What Did I Miss?”

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Drake è tornato sotto i riflettori con What Did I Miss?, un singolo pubblicato a sorpresa il 5 luglio che ha debuttato con una première cinematografica in live streaming intitolata Iceman: Episodio 1.
Il brano, già in vetta alla classifica Spotify USA per due giorni consecutivi, rappresenta un momento cruciale nella carriera del rapper canadese, segnando la prima uscita solista dopo la rovente faida con Kendrick Lamar.
Nel testo, Drizzy affronta a viso aperto le conseguenze emotive del suo scontro con Lamar. In particolare, si sofferma sul senso di tradimento da parte di persone a lui vicine:
“L’ultima volta che ho guardato alla mia destra, voi negri eravate in piedi accanto a me / Come possono alcune persone che amo frequentare dei codardi che mi provano?”
Un riferimento diretto arriva anche allo show-evento di Kendrick Lamar, The Pop Out, tenutosi a Los Angeles a giugno 2024.
“Sono tornato nella tua città stasera, cammino in giro a testa alta / Ho visto mio fratello al Pop Out con loro, ma sono stato in giro con la gang da ‘Headlines’.”
Durante il live streaming del 4 luglio, Drake ha guidato per Toronto seguendo un camion brandizzato Iceman, azienda locale di ghiaccio, lanciando così una complessa campagna promozionale tra cinema, musica e branding.
I fan lo hanno avvistato al volante mentre rispondeva con “amore” e “benedizioni” a chi si avvicinava. Il video è iniziato con lunghe riprese di un magazzino e ha mostrato il rapper timbrare il cartellino, mangiare da solo e guardare vecchi filmati d’archivio, per poi culminare in un’esibizione gelida nel senso letterale del termine: Drake che rappa all’interno di un freezer, circondato da armi da fuoco in primo piano su uno schermo.
Tutto fa pensare che What Did I Miss? sia solo il primo assaggio di Iceman, l’attesissimo nono album solista che potrebbe consacrare Drake come l’artista con più album al numero uno nella storia della Billboard 200, superando Jay-Z e Taylor Swift.
La scritta “Iceman 2025”, apparsa durante il live, suggerisce che l’uscita è imminente ma ancora senza una data ufficiale.
Un’estate da protagonista
Il ritorno di Drake è pianificato nei minimi dettagli. Sarà headliner per tutte e tre le serate del Wireless Festival 2025 nel Regno Unito, e subito dopo partirà per il tour europeo $ome $pecial $hows 4 U, insieme a PARTYNEXTDOOR, il 20 luglio.
Una pausa nella prima settimana di agosto – periodo storicamente legato all’OVO Fest – potrebbe rivelarsi una finestra ideale per il lancio di Iceman.
Nel live streaming, Drake ha anche presentato in anteprima un secondo brano inedito, Supermax, che prosegue il tono vulnerabile e introspettivo di What Did I Miss?.
In una strofa particolarmente sentita, il rapper riflette sul peso della fama e sulle relazioni incrinate, citando una conversazione con la giornalista Taylor Rooks:
“Perdere tutti questi amici mi ha davvero colpito / Stavo parlando con Taylor bevendo qualcosa, e la situazione si stava facendo più profonda / ‘Non tutti possono gestire questa pressione e, in città, sei il tesoro nazionale’, questo è quello che mi ha detto.”
Rooks ha successivamente condiviso la clip su Instagram, confermando il riferimento.
Le frecciate nascoste
What Did I Miss? è intriso di riferimenti criptici e frecciatine. Alcuni ascoltatori hanno ipotizzato diss indirizzati a Rick Ross, The Weeknd, e persino a LeBron James e DeMar DeRozan, che hanno presenziato al Pop Out di Kendrick.
La produzione del brano è affidata a una squadra stellare: Tay Keith, OZ, FNZ, DJ Lewis, Patron, Elyas, GYZ, London Cyr e O Lil Angel.
Il brano riprende anche temi già toccati nel Fighting Irish Freestyle, una traccia prodotta da Conductor Williams e rimossa rapidamente da YouTube a gennaio.
Se confermato, Iceman rappresenterebbe un cambio di passo per Drake.
Si vocifera che stia rompendo con l’industria discografica tradizionale, lavorando come una vera one-man band. Dopo che molti ex collaboratori si sono schierati durante la faida con Lamar, Drizzy sembra deciso a rispondere da solo.
Ciononostante, una possibile eccezione resta 21 Savage, ancora leale, e con cui Drake ha condiviso versi affettuosi in Gimme a Hug.
Alcuni insider indicano anche un brano in collaborazione con Playboi Carti, inizialmente previsto per For All the Dogs ma mai pubblicato. Il ruolo dei produttori storici come Noah “40” Shebib e Boi-1da è dato quasi per scontato.
Iceman è più di un titolo
Il nome dell’album è stato suggerito da mesi, tra post di Instagram con gioielli “ghiacciati”, omaggi a George Gervin e Chuck Liddell (entrambi soprannominati Iceman), e riferimenti alla neve canadese.
Anche il supereroe Marvel Iceman, noto per la sua sincerità emotiva, potrebbe rappresentare un nuovo alter ego nella complessa narrazione di Drake.
Drake ha persino collaborato con l’azienda Iceman di Toronto per una trovata promozionale che ha mandato in tilt il centralino dell’impresa, come confermato da Jake Silva a CP24:
“Durante la diretta streaming, è stato piuttosto folle… Persone da tutto il Nord America hanno iniziato a chiamarci. Il telefono di mio padre ha iniziato a squillare a causa di molti dei nostri clienti.”
Attenzione alla copertina (e a tutto il resto)
La scultura di ghiaccio blu di Drake diventata virale online potrebbe non essere la copertina ufficiale di Iceman. Drizzy è noto per cambiare le carte in tavola all’ultimo minuto e mantenere un’aura di mistero fino all’uscita ufficiale. Nulla, in questo progetto, sembra lasciato al caso.
Dopo anni di tensione latente e collaborazioni iniziali, la rivalità con Kendrick Lamar ha raggiunto un punto di non ritorno con We Don’t Trust You di Future e Metro Boomin, dove Lamar ha attaccato frontalmente Drake e J. Cole.
Le parole di Drake, pronunciate durante un live in Florida a marzo 2024, risuonano oggi come un manifesto:
“Ho la testa alta, la schiena dritta… so che, qualunque cosa accada, non c’è nessuno al mondo che potrebbe mai fottere con me nella mia vita!”
Con What Did I Miss?, Drake non sta solo rispondendo: sta preparando il terreno per qualcosa di molto più grande.
Quella tra Kendrick Lamar e Drake è una delle rivalità più complesse e avvincenti dell’hip hop contemporaneo.
Da un’amicizia professionale e collaborativa, si è trasformata in un confronto fra due visioni opposte del rap:
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Kendrick, il purista lirico e attivista culturale.
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Drake, il campione del mainstream globale e della versatilità musicale.
Pur evitando uno scontro diretto fino al 2024, la loro tensione è rimasta latente, alimentando il dibattito tra fan e addetti ai lavori. Una relazione che ha definito un’epoca, oscillando tra rispetto, competizione e distacco calcolato.
La faida epica tra Drake e Kendrick Lamar
Collaborazione e rispetto reciproco (2011–2012)
Novembre 2011 – Kendrick Lamar su Take Care di Drake
Nel momento in cui Drake passava da promessa a superstar con Take Care, decise di valorizzare nuovi talenti. Kendrick Lamar, fresco del successo di Section.80, fu incluso nell’album con l’interludio Buried Alive. Era un riconoscimento importante per un esordiente della West Coast, che approfittò dell’occasione per raccontare la sua rapida ascesa, con una punta di vanità:
“Quindi dai la colpa al signor OVOXO / Il motivo per cui respiro tutta la vanità che conosco.”
Febbraio 2012 – Drake invita Kendrick ad aprire il Club Paradise Tour
Drake rafforzò ulteriormente il rapporto portando Kendrick in tour con lui, insieme ad A$AP Rocky. Una mossa che evidenziava la sua intenzione di sostenere le nuove leve. Anni dopo, in 4PM in Calabasas (2016), Drake ricordò con orgoglio di aver scelto Lamar e Rocky al posto di artisti più “pop”:
“Mi hanno detto di portare un cantante R&B in tour / Ho detto di no e ho tirato fuori un piatto per Kendrick e Rocky.”
Le ultime collaborazioni (2012–2013)
Ottobre 2012 – Poetic Justice e Fuckin’ Problems
L’intesa tra i due sembrava consolidarsi. Lamar ospitò Drake in Poetic Justice, uno dei brani più noti di good kid, m.A.A.d city, mentre entrambi parteciparono alla hit Fuckin’ Problems di A$AP Rocky.
Tuttavia, questi momenti rappresentano anche le ultime vere collaborazioni tra i due artisti.
Inizio delle ostilità (2013)
Agosto 2013 – La strofa-bomba in Control
Kendrick stravolse gli equilibri con una strofa leggendaria nel brano Control di Big Sean. Pur affermando il suo rispetto per i colleghi, annunciò guerra a tutti:
“Vi amo tutti, ma sto cercando di uccidervi negri.”
Drake reagì con distacco durante un’intervista a Billboard, definendo l’attacco “ambizioso” e poco incisivo:
“So bene che [Kendrick] non mi sta affatto uccidendo, su nessuna piattaforma.”
Ottobre 2013 – Frecciatine ai BET Hip-Hop Awards
Kendrick alzò il tiro durante il BET Cypher, lanciando un attacco velato ma pungente:
“E hanno rimesso in pigiama un rapper sensibile… i tuoi colpi non penetrano mai.”
Dicembre 2013 – Drake su VIBE Magazine
Drake rispose in modo più articolato, difendendo la sua posizione:
“Non dirò che è un cattivo ragazzo o che non mi piace. Penso che sia un fottuto genio. Ma non mi tirerò indietro. Sono stato adescato, e non cadrò nella trappola.”
Dissing sotterraneo (2015–2016)
2015 – Kendrick affonda sul tema ghostwriting
Con King Kunta, Lamar mise in discussione l’autenticità dei rapper che usano ghostwriter – riferimento chiaramente legato alle accuse a Drake in quel periodo:
“Un rapper con un ghostwriter? Che cazzo è successo?”
Drake risponde indirettamente su 100 dei The Game
“Avrei tutti i tuoi fan / Se non andassi al pop e rimanessi conscious.”
Il messaggio era chiaro: Lamar si vantava della sua integrità lirica, ma Drake rivendicava il successo commerciale.
Lamar rincara la dose nell’album Compton di Dr. Dre
In brani come Deep Water e Darkside / Gone, Kendrick continuò ad attaccare in modo criptico ma riconoscibile:
“Il manzo è nel suo respiro, eredita il dramma meglio di un grande bianco…”
Inizia il vero conflitto (2023)
Nell’ottobre del 2023, Drake e J. Cole hanno unito le forze per il brano First Person Shooter, una traccia che ha fatto la storia diventando il primo numero uno nella Hot 100 per J. Cole e l’ennesimo per Drake.
Era la loro prima collaborazione ufficiale dopo il freestyle Jodeci del 2013, e il tono del brano era trionfante: due colossi dell’hip-hop che si dichiaravano “MC da stadio”, condividendo il trono con un terzo nome, Kendrick Lamar.
È stato proprio Cole a evocare l’ormai celebre “Big Three”, affermando: “È K. Dot? È Aubrey? O io? Siamo i tre grandi, come se avessimo fondato una lega”.
Ma quella frase, detta forse con spirito sportivo, ha svegliato il cosiddetto “orso addormentato”.
Kendrick Lamar entra in modalità guerra
Il 22 marzo 2024, Kendrick risponde inaspettatamente con il micidiale verso nel brano Like That, tratto dall’album collaborativo di Future e Metro Boomin.
Senza mezzi termini, Kendrick smonta l’idea del “Big Three” dichiarando: “F** i tre grandi, negro, sono solo io il grande”. Attacca frontalmente Drake e Cole, e cita direttamente “First Person Shooter” con un gioco di parole velenoso: “F** dissing furtivi, sparatutto in prima persona”.
La risposta di Drake non tarda ad arrivare. Durante una tappa del suo tour “It’s All A Blur” in Florida il 25 marzo, il rapper canadese affronta il momento con sicurezza: “Non c’è nessuno al mondo che possa mai fottere con me nella mia vita”, dichiara con orgoglio davanti al suo pubblico.
Drake risponde ufficialmente: inizia la guerra lirica
Il 19 aprile, Drake pubblica Push Ups, una traccia diss in cui prende in giro Kendrick per la sua statura, il contratto con Top Dawg Entertainment e attacca anche altri colleghi come Rick Ross, Future e Metro Boomin.
Solo pochi giorni dopo, il 24 aprile, Drake raddoppia con Taylor Made Freestyle, brano in cui utilizza voci generate dall’IA di Tupac e Snoop Dogg.
Il brano suscita scalpore, soprattutto per le implicazioni legali: gli eredi di Tupac minacciano di far causa e Drake è costretto a rimuoverlo.
La valanga di diss di Kendrick Lamar
Kendrick risponde il 30 aprile con Euphoria, una canzone di sei minuti in cui accusa Drake di appropriazione culturale, ipocrisia e addirittura di circondarsi di molestatori sessuali. Il tono è personale, feroce, e segna un punto di svolta nella faida.
Tre giorni dopo, il 3 maggio, esce 6:16 in LA, in cui Kendrick sostiene di avere una talpa all’interno del team OVO, e insinua che lo staff di Drake lo stia pugnalando alle spalle.
Drake replica lo stesso giorno con Family Matters, prendendo di mira la compagna di Kendrick, Whitney Alford, e insinuando tradimenti e problemi di relazione.
Ma Kendrick non si ferma: risponde pochi minuti dopo con Meet the Grahams, una lettera aperta in forma di brano, in cui accusa Drake di essere un padre assente, di avere un altro figlio segreto e di avere problemi legati al gioco d’azzardo, all’alcol e alla moralità del suo entourage.
Infine, il 4 maggio, Kendrick pubblica Not Like Us, una traccia incendiaria prodotta da DJ Mustard, in cui accusa apertamente Drake e il suo team di pedofilia.
È il colpo più duro della faida, ma anche il più popolare: la canzone diventa virale, amata da fan e critica.
Drake cerca di riprendere il controllo
Il 5 maggio Drake prova a difendersi con The Heart Pt. 6, negando le accuse e affermando che lui stesso aveva “trollato” Kendrick con false informazioni su una presunta figlia segreta. Ma molti fan vedono questa risposta come troppo poco, troppo tardi.
Intanto, Not Like Us debutta al numero 1 della Billboard Hot 100 il 13 maggio. Kendrick è ovunque: il 19 giugno lo esegue cinque volte dal vivo a Los Angeles durante il concerto “Pop Out”, trasformando l’evento in un trionfo per la West Coast e un funerale artistico per Drake.
Kendrick domina l’estate, Drake prepara la sua vendetta legale
Il 4 luglio Kendrick pubblica il video di Not Like Us, pieno di simbolismi, tra cui una pignatta a forma di gufo (simbolo di OVO) e riferimenti subliminali a Drake.
Il 9 febbraio 2025, Kendrick si esibisce durante l’Halftime Show del Super Bowl e, ovviamente, canta Not Like Us, provocando ancora Drake con battute taglienti sul palco.
Persino Serena Williams appare sul palco, in quella che molti considerano una frecciatina diretta al passato sentimentale di Drake.
La guerra si sposta nei tribunali
Drake lancia una serie di cause legali contro UMG e Spotify, accusandoli di gonfiare artificialmente gli stream di Not Like Us con bot e pratiche scorrette.
In una seconda mozione, accusa l’etichetta anche di diffamazione, sostenendo che avrebbero potuto bloccare l’uscita del brano o modificarne i contenuti.
Kendrick, intanto, non si ferma. Il 22 novembre pubblica Waccend Out Murals nel suo nuovo album GNX, chiudendo ogni possibilità di riconciliazione: “Non ho mai fatto pace, quella roba non mi sta bene”.
Drake continua a lanciare frecciatine, anche in streaming live con xQc e nel suo album $ome $exy $ongs 4 U, ma il dominio culturale e artistico sembra saldamente nelle mani di Kendrick.
Epilogo (per ora)
Il 2 febbraio 2025, Kendrick vince 5 Grammy per Not Like Us, compreso Disco dell’anno e Canzone dell’anno.
Il 15 gennaio, Drake presenta una causa per diffamazione formale contro UMG. E a febbraio, Kendrick chiude idealmente il cerchio con un Super Bowl memorabile.
Quella tra Kendrick Lamar e Drake non è stata solo una faida lirica: è stata una battaglia culturale, sociale e persino legale, che ha ridefinito gli equilibri dell’hip-hop moderno.
Se sia davvero finita è difficile dirlo. Ma una cosa è certa: il 2024 ha scritto una delle pagine più epiche della storia del rap.