Elon Musk: potere, dipendenze e caos familiare

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Nell’ultimo anno, Elon Musk si è trasformato da magnate visionario a figura centrale nella scena politica americana. Alleato dichiarato di Donald J. Trump, ha partecipato attivamente alla sua campagna elettorale, guidando comizi e finanziando la corsa alla Casa Bianca con centinaia di milioni di dollari.
Tuttavia, dietro la patina del potere si nasconde un lato più torbido, fatto di eccessi, instabilità emotiva e una rete sempre più complessa di relazioni personali e controversie legali.
Secondo una recente inchiesta del New York Times, Musk ha fatto un uso molto più massiccio di droghe di quanto precedentemente noto.
Non si tratta solo di ketamina “prescritta per la depressione”, come aveva dichiarato pubblicamente, ma di un mix regolare di ecstasy, funghi allucinogeni, Adderall e altri farmaci, consumati al punto da causare danni fisici e preoccupazione tra i suoi collaboratori.
Viaggiava con una scatola contenente circa 20 pillole, utilizzate quotidianamente.
Il suo comportamento, visibile anche in pubblico, ha sollevato interrogativi: gesti apparentemente fascisti durante i comizi, interviste confuse e uscite fuori controllo sui social.
Durante un evento della CPAC, è salito sul palco con una motosega, simbolo della sua lotta alla “burocrazia”, per poi balbettare e ridere in modo scomposto di fronte a migliaia di spettatori.
Alcuni video di quella serata sono diventati virali, alimentando speculazioni su un possibile uso di sostanze.
La sua azienda SpaceX, appaltatrice del governo, è soggetta a rigidi controlli antidroga. Tuttavia, Musk veniva avvisato in anticipo dei test, sollevando dubbi sull’effettiva imparzialità delle procedure.
Nel frattempo, la vita privata del magnate è diventata un labirinto di figli, relazioni sovrapposte e dispute legali.
Musk è padre di almeno 14 figli, avuti con diverse donne, tra cui l’artista Claire Boucher (Grimes), la dirigente Neuralink Shivon Zilis e la scrittrice Ashley St. Clair.
Con Grimes ha avuto tre figli, ma la relazione si è deteriorata quando lei ha scoperto che Musk aveva avuto due gemelli con Zilis. Poco dopo, Zilis era di nuovo incinta, mentre Musk iniziava una relazione con St. Clair.
Quest’ultima ha rifiutato una presunta offerta da 15 milioni di dollari per tenere nascosta la paternità e ha avviato una causa per il riconoscimento legale e il mantenimento del figlio.
Musk, nel frattempo, ha chiesto un ordine di silenzio per “proteggere la sicurezza” del bambino.
Grimes, da parte sua, ha contestato le apparizioni pubbliche del figlio in violazione dell’accordo di custodia.
Alcuni amici di lunga data, come il neuroscienziato Philip Low e il filosofo Sam Harris, hanno pubblicamente preso le distanze.
Hanno denunciato un comportamento che definiscono “morale deviato” e pericoloso per la società. Il gesto che Musk ha compiuto durante un comizio — il braccio alzato in diagonale, paragonato a un saluto nazista — ha segnato un punto di rottura.
Nonostante tutto, Musk continua a esercitare una forte influenza nella politica americana e nel panorama tecnologico globale.
Dopo la vittoria di Trump, ha affittato una residenza a Mar-a-Lago per contribuire alla transizione del nuovo governo e si è unito a un’iniziativa per riformare l’amministrazione federale, attraverso un ipotetico “Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE)”.
Tra utopie spaziali, deliri digitali e un’ossessione per la riproduzione umana, Elon Musk sembra oggi incarnare non solo il sogno americano, ma anche il suo lato più inquietante: potere smisurato, impunità e una visione del mondo dove tutto — anche la procreazione — può diventare strumento di controllo.