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L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa e uno dei più famosi al mondo, è tornato a dare spettacolo – ma questa volta non si è trattato solo di un fenomeno affascinante.
Lunedì mattina, il vulcano situato sulla costa orientale della Sicilia è improvvisamente entrato in eruzione, provocando scene di panico tra decine di turisti presenti sulle sue pendici.
La violenta attività eruttiva ha preso tutti alla sprovvista. Enormi colonne di fumo e cenere hanno cominciato ad alzarsi nel cielo limpido sopra la Sicilia, oscurando il panorama e costringendo i visitatori a cercare riparo in tutta fretta.
Secondo quanto riportato dal Centro di allerta per le ceneri vulcaniche di Tolosa, le colonne di cenere hanno raggiunto un’altezza di circa 6.400 metri, creando una situazione di emergenza anche per il traffico aereo nella regione.
L’agenzia europea, responsabile del monitoraggio delle emissioni vulcaniche, ha rapidamente emesso un “codice rosso” per la navigazione aerea, il livello di allerta massimo, segnalando la pericolosità della nube di cenere in espansione.
In un bollettino aggiornato, il centro ha confermato che l’Etna stava attraversando una fase di “forte attività stromboliana”, caratterizzata da esplosioni frequenti e lancio di materiale piroclastico.
Sui social media sono state condivise numerose riprese amatoriali, alcune delle quali mostrano turisti visibilmente terrorizzati mentre scendono a passo svelto dai sentieri del vulcano, coprendosi il volto per proteggersi dalle particelle di cenere sospese nell’aria.
Fortunatamente, al momento non sono stati segnalati feriti gravi, ma le autorità locali hanno invitato la popolazione e i visitatori a evitare l’area fino a nuovo ordine.
L’Etna è noto per la sua attività frequente e spesso spettacolare, ma episodi improvvisi come quello di lunedì evidenziano i rischi che comporta l’escursionismo in zone vulcaniche attive.
Gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) continuano a monitorare la situazione in tempo reale, pronti a fornire aggiornamenti costanti sull’evoluzione dell’eruzione.
Intanto, gli aeroporti siciliani restano in stato di allerta e alcune rotte potrebbero subire ritardi o cancellazioni. Le autorità invitano i viaggiatori a informarsi prima di mettersi in viaggio.
L’Etna, ancora una volta, ricorda a tutti la sua potenza, mescolando meraviglia e pericolo in uno dei paesaggi naturali più affascinanti d’Europa.