Femminicidio a Settala, la figlia di 10 anni fa arrestare il padre

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Ancora un femminicidio, questa volta a morire è stata una donna di 43 anni per mano del marito violento più volte denunciato alle forze dell’ordine. A chiamare la polizia è stata la figlia della coppia, una bambina di appena 10 anni che ha assistito all’omicidio, “Venite, papà ha ucciso mamma” ha detto al telefono.
La tragedia è avvenuta la sera di sabato 3 maggio a Settala, nei pressi di Milano, la donna, di origini marocchine, è stata trovata riversa sul pavimento nel suo appartamento, era in pigiama accanto al letto e presentava diverse ferite di arma da taglio. E’ stato rinvenuto anche il coltello con cui è stata colpita, secondo quanto riferito, almeno una dozzina di volte. L’aggressore, un uomo di 50 anni, ha ammesso l’omicidio, è stato bloccato dai carabinieri mentre con la figlia stava abbandonando l’appartamento, era confuso e palesemente ubriaco.
La bambina, illesa, è stata affidata a uno zio materno e verrà ascoltata nei prossimi giorni in una audizione protetta in cui sarà assistita da uno psicologo.
Le testimonianze
I vicini i di casa descrivono l’omicida come un uomo violento e dedito all’alcol, l’appartamento dove si è consumato il crimine è stato posto sotto sequestro dai carabinieri. “Ho avuto un episodio con lui, si è tagliato e mi ha imbrattato la porta e i muri della scala, non c’erano moglie e figlia in quei giorni, gli ho fatto un esposto in caserma” ha riferito a La Presse, la signora Emanuela Collini, dirimpettaia della vittima.
Un altro vicino, sempre a La Presse, ha descritto la vittima come una brava donna dedita al lavoro e alla figlia, è convinto che quanto accaduto si sarebbe potuto evitare : “Il marito beveva, si poteva evitare. Io li avevo già chiamati i carabinieri un anno fa perché se l’era presa anche con me, ma i carabinieri non venivano spesso, secondo me perché la moglie aveva paura, quindi evidentemente non venivano mai chiamati
Alle 11 e mezza sono arrivati i carabinieri, ho sentito un via vai di persone e un carabiniere mi ha detto praticamente che la moglie non ce l’aveva fatta. La moglie era una brava donna. La vedevo ogni giorno andare a prendere la figlia a scuola, dove va anche mio figlio”
Per l’uomo era stato richiesto il provvedimento restrittivo ma non era stato mai attivato
Da Adnkronos si apprende che la donna aveva denunciato il marito nel 2022, erano intervenuti i carabinieri ed erano state attivate le procedure per il codice rosso, ma nei confronti del coniuge violento non risulta fosse stato disposto alcun provvedimento tantomeno la donna e sua figlia erano state trasferite in struttura protetta.
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