Formula 1: Russell re di Singapore, ma in McLaren è guerra aperta tra Norris e Piastri
#image_title
Russell domina incontrastato: il Trionfo della Mercedes e il decimo titolo costruttori McLaren
Formula 1: George Russell ha offerto t dimostrazione di guida magistrale e inattaccabile a Singapore, trasformando la pole position in una vittoria schiacciante, la sua seconda della stagione e la prima sul complesso tracciato di Marina Bay.
Il pilota della Mercedes ha condotto la gara dall’inizio alla fine, senza commettere errori, una performance impeccabile che non solo gli ha assicurato una vittoria meritata, ma ha anche messo in chiaro il suo valore negoziale con il team.
Contemporaneamente al trionfo di Russell, la McLaren ha celebrato un risultato storico, assicurandosi il Campionato Costruttori per il secondo anno consecutivo e il decimo assoluto.
Un traguardo straordinario raggiunto con sei gare ancora da disputare. Tuttavia, questa gioia è stata rapidamente oscurata dalla tensione esplosiva tra i suoi due piloti di punta, Lando Norris e Oscar Piastri, un conflitto che minaccia di destabilizzare l’ambiente del team.
L’attrito esplode al via: Norris supera di forza, Piastri infuriato
La miccia è stata innescata al via. Russell ha mantenuto la leadership, ma Norris, scattato dalla quinta posizione, ha compiuto un attacco aggressivo, superando Kimi Antonelli e, cruciale, il compagno di squadra Oscar Piastri, per portarsi in terza posizione dietro a Max Verstappen.
L’episodio chiave si è verificato in Curva 3, dove Norris è stato intransigente nello sferrare l’attacco all’interno, toccando l’australiano e riportando un lieve danno all’ala anteriore.
Il britannico ha giustificato la manovra come necessaria per evitare di tamponare Verstappen, ma Piastri l’ha percepita come un’azione sleale e un colpo basso.
La reazione di Piastri via radio è stata immediata e carica di rabbia. “Siamo d’accordo che Lando mi abbia semplicemente spinto fuori dai giochi?“ ha chiesto, criticando l’azione come “non molto da squadra”.
La risposta della McLaren, che ha cercato di placare gli animi promettendo di rivedere l’incidente in seguito, non ha fatto altro che esacerbare la frustrazione di Piastri, che ha replicato: “Non è giusto, mi dispiace, non è giusto. Se deve evitare un’altra vettura tamponando il suo compagno di squadra, allora è un lavoro piuttosto pessimo.”
La crisi della “correttezza”: la gestione sotto accusa
L’escalation evidenzia la difficoltà della McLaren nel gestire una politica di “correttezza” interna, che concede ai piloti la libertà di competere, ma interviene in situazioni critiche, come accaduto a Monza.
Questa gestione ha creato una zona grigia dove i piloti ora si aspettano che il team prenda una posizione. In questo caso, la delusione di Piastri deriva dal sentire che la squadra avrebbe dovuto favorirlo e sanzionare, o far cedere, Norris.
La frustrazione dell’australiano era così profonda da portarlo a un insolito rifiuto di discutere la strategia con il suo ingegnere, limitandosi a un laconico: “Fai quello che ritieni sia meglio“.
Per Norris, al contrario, la manovra era semplicemente una “gara dura ma pulita”, e probabilmente sarebbe stata percepita come tale se non fosse stato per le precedenti ingerenze della McLaren. Il britannico, con la sua azione, ha strappato tre punti preziosi a Piastri, riducendo il divario nel campionato piloti a 22 punti.
La gara dopo la tempesta: Russell solitario e il duello Verstappen-Norris
Mentre l’atmosfera in McLaren si faceva pesante, in pista la gara assumeva un ritmo più metodico. Russell ha preso il largo, mentre Norris ha progressivamente ridotto il distacco da Verstappen, che ha iniziato ad accusare il degrado degli pneumatici.
Al momento dei pit stop, è emersa un’altra scintilla: Norris ha rifiutato l’opzione offerta dal team di far rientrare Piastri per primo – un chiaro segnale che l’episodio di Monza era ancora vivo nella sua mente. La sosta di Piastri, ritardata e problematica per un intoppo al posteriore, non ha migliorato il suo morale.
Russell ha tagliato il traguardo con un margine di cinque secondi, conquistando la sua rivincita dopo il finale amaro del 2023. Verstappen è arrivato secondo. Norris, pur non riuscendo a superare l’olandese nelle fasi finali, ha chiuso terzo, davanti al compagno di squadra Piastri, quarto.
I risultati di Singapore hanno sancito un successo storico per la McLaren nel campionato costruttori, ma hanno inaugurato una fase incandescente nella lotta per il titolo piloti. Il team dovrà ora affrontare un debriefing cruciale per ricomporre un rapporto tra i piloti che è chiaramente entrato in una nuova fase di ostilità.
