Gabriele Parpiglia “Sotto attacco di panico”, il burnout e la ripartenza

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“Sotto attacco di panico” di Gabriele Parpiglia è un libro che avrebbe potuto correre il rischio di cadere nell’autoreferenziale, di quelli in cui l’autore coglie a pretesto un tema importante per autocelebrarsi e ergersi a guru, dando motivazioni, consigli e trovando soluzioni. Niente di tutto questo, il libro scorre via e coinvolge proprio perché l’autore non si erge a risolutore, ma racconta la sua storia in prima persona, mettendosi a nudo davanti al lettore e mostrando quelle che sono state anche le sue fragilità. Un libro in cui ognuno può ritrovarsi in una alternanza di pugni nello stomaco e leggerezza.
Ciò che colpisce leggendo il libro è l’onestà intellettuale di Parpiglia, che ha raccontato la vulnerabilità di un periodo della sua vita in un’epoca in cui la massa tende alla perfezione vendendo a volte una immagine distorta di ciò che si è realmente. In “Sotto attacco di panico” l’autore fa di quella fragilità la sua forza, raccontando la sua storia e la sua ripartenza. Come lui stesso scrive “questo libro parte dalla necessità di raccontare gli errori, le paure, le scelte sbagliate di un ragazzo che ha vissuto con l’ossessione costante di non poter fallire per mantenere la promessa di prendersi cura della madre e della sorella”
Da questa ossessione per la perfezione parte il racconto della sua discesa nell’ansia e nel panico nonostante il mondo lo voglia e lo percepisca iper performante. Parpiglia fa tramite il suo racconto ciò che tanti non riescono a fare, rompere il silenzio su un malessere diffuso quale gli attacchi di panico, raccontandolo in prima persona senza nasconderne la crudezza, descrivendo l’impotenza, il senso di solitudine e lo smarrimento che chi ne soffre conosce benissimo.
Il libro non rimane tuttavia un diario triste, ma nelle sue pagine vi è un invito alla resilienza, alla forza di reagire e risollevarsi per poi concludersi con l’invito a chiedere aiuto attraverso un percorso professionale. “Io conosco la mia fanbase, chi mi segue e con questo libro, parlando del misto fritto (come diceva Costanzo) della mia vita, voglio arrivare ad agganciare più persone possibili”
La suddivisione in capitoli adottata
Il libro è suddiviso in capitoli che dividono il medesimo in tre macro aree: nella prima parte la presentazione dell’uomo Parpiglia e i motivi che lo hanno portato a scrivere il libro. Il percorso di caduta, rinascita e risalita viene affrontato nella parte centrale e finale del libro, spiegato in maniera piacevole, discorsiva e accessibile a tutti. “Sotto attacco di panico” rappresenta uno strumento utile e necessario per tutti coloro che hanno vissuto il problema, per chi lo sta vivendo e per chi non soffrendone ha desiderio di comprendere a fondo un malessere di cui si fa fatica a parlare.
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