Garlasco, i carabinieri del Ris nella villetta dei Poggi

#image_title
Garlasco, dopo 18 anni i carabinieri del Ris sono tornati nella villetta di via Pascoli residenza dei Poggi, obiettivo, secondo quanto si apprende dal Tg1, quello di riprodurre in 3D l’interno e l’esterno della casa in cui è stato consumato il delitto di Chiara Poggi il 13 agosto 2007, ricostruire la dinamica dell’omicidio e la traiettoria delle tracce di sangue. Contrariamente a quanto dichiarato dalla famiglia Poggi il sopralluogo non è stato a sorpresa, ma è stato notificato già da tempo alle parti, ai Poggi pur non essendo arrivata la notifica è stato comunicato.
“C’era stato comunicato questo accertamento, ci è stato presentato come una ispezione dei luoghi e noi non abbiamo titolo a partecipare, essendo una attività della Procura”, ha spiegato l’avvocato Francesco Compagna, uno dei legali della famiglia Poggi.
I rilevamenti effettuati dai Ris sono stati prevalentemente fotografici e si sono concentrati in pochi metri, dalla porta di ingresso fino alla rampa di scale che porta al seminterrato.
All’interno della villetta, oltre ai genitori di Chiara e ai carabinieri, anche, Davide Redaelli, consulente della famiglia Poggi e Angela Taccia, avvocata di Andrea Sempio, al momento indagato per l’omicidio della ventiseienne.
Il sopralluogo non ha lasciato indifferenti i media, già dalle prime ore della mattina, fotografi, cameraman e giornalisti hanno preso d’assedio la villetta teatro del crimine per una inchiesta che sta sempre più assumendo le sembianze di una serie tv che di un tragico fatto di cronaca di cui dopo 18 anni non si è ancora trovata l’arma del delitto e non si conosce il movente per cui Stasi, attualmente unica persona in carcere per l’omicidio, avrebbe colpito a morte la sua fidanzata.
Legali Poggi: “Ancora una volta violata la riservatezza delle indagini”
L’avvocato Francesco Campagna che assiste i Poggi, ha chiarito ancora una volta che “i carabinieri effettueranno misurazioni, rilevazioni per ricostruire la scena del crimine, comprese le traiettorie delle tracce di sangue” difficile infatti presumere che dopo 18 anni dal delitto il sopralluogo possa essere stato impostato sulla ricerca di oggetti o materiale biologico dell’epoca.
“Anche questa mattina, come sempre in passato – hanno dichiarato i legali della famiglia della vittima – i genitori di Chiara hanno aperto le porte della loro casa agli inquirenti, come era stato loro richiesto per le vie brevi. Ancora una volta sono rimasti amaramente sorpresi nel riscontrare che il relativo decreto di ispezione era stato reso immediatamente disponibile alla stampa e non a loro, quali persone offese dal reato, in un contesto nel quale la Procura di Pavia si era formalmente impegnata a garantire la riservatezza della verifica investigativa. Al momento non sappiamo quale sia lo scopo di queste ulteriori verifiche che sembrerebbero sovrapporsi agli accertamenti già compiuti in sede peritale nel contraddittorio tra le parti nel procedimento a carico di Alberto Stasi”.
Legali di Alberto Stasi: “Passaggio fondamentale su dinamica omicidio”
L’avvocata Giada Bocellari, uno dei legali di Alberto Stasi, in merito alle attività dei carabinieri del Ris nella villetta dei Poggi a Garlasco, ha precisato che quanto accaduto questa mattina è un passaggio fondamentale sulla dinamica dell’omicidio:
“In un’ottica di rivisitazione e di approfondimento della dinamica omicida, questo è un passaggio fondamentale e ben venga, perché, anche se è vero che era già stato fatto, mancavano sicuramente dei dati e immagino che quindi si voglia averli tutti per poter fare un’analisi ancora più approfondita. E credo che tutte le parti dovrebbero accogliere con favore questi ulteriori approfondimenti, aldilà delle polemiche e del fatto che alcuni accertamenti erano già stati fatti”
“Abbiamo appreso stamani dalla stampa di questa ispezione a casa Poggi – ha chiarito la legale Bocellari – naturalmente non abbiamo ricevuto alcuna notifica noi, quindi non sapevamo assolutamente niente, ma è chiaro che accogliamo con assoluto favore questo ulteriore approfondimento, tenendo conto che è vero che il laser scanner fu già fatto sia nel 2007, sia poi nel 2014, ma il focus del laser scanner dell’epoca era tutto concentrato sulle mappe ematiche e sul ricostruire il discorso della camminata di Alberto Stasi”
L’avvocata ha precisato che il sopralluogo del 2007 è stata una perizia ben più limitata rispetto a quella odierna: “Nel 2007 serviva per verificare se Stasi avesse potuto o meno calpestare e che cosa, come aveva camminato all’interno della scena del crimine. Quindi riguardava solo il piano terra e neanche i gradini della scala che porta alla cantina e sicuramente non i muri, ad esempio, e quella del 2014 riguardava anche i primi tre gradini della scala, perché Stasi disse sono sceso i primi uno o due gradini, ma non andava oltre”.
“E’ evidente – ha continuato Bocellari – che in questa ottica si voglia riprendere e prendere ex novo tutte le misure di casa Poggi, compresi i muri e la parte che non era stata in precedenza interessata per rivedere la scena del crimine e probabilmente fare ulteriori accertamenti”.
La legale di Andrea Sempio presente nella villetta
Anche Angela Taccia, uno dei legali di Andrea Sempio, attualmente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi era presente al momento del sopralluogo. L’accertamento è stato, infatti, comunicato anche alla difesa del nuovo indagato nell’inchiesta sull’omicidio di 18 anni fa, per il quale Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva. “Non ho idea di cosa stiano facendo o cercando, non si capisce nulla”, ha commentato l’avvocato Massimo Lovati, l’altro legale di Sempio.
About The Author
