Gaza, il cardinal Zuppi “Aiuti subito, poi due popoli e due Stati”

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Per Gaza aiuti umanitari subito, una pace permanente e poi due popoli e due Stati. E’ quanto affermato dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, nell’introduzione ai lavori del Consiglio episcopale permanente. “Chiediamo il rispetto del diritto internazionale umanitario, l’ingresso di aiuti senza restrizioni, l’apertura di corridoi umanitari e, soprattutto, la promozione di un dialogo che possa realizzare la soluzione ‘due popoli, due Stati'” ha detto Zuppi nel suo intervento, che poi ha invitato a far tesoro delle parole pronunciate da Leone XIV, nell’udienza generale del 21 maggio :
“La Chiesa invoca, annuncia e si mette al servizio della pace. Senza esitazioni, senza soste- ha aggiunto il presidente CEI -. facciamo nostre, dunque, le parole per la popolazione della Striscia di Gaza, pronunciate mercoledì scorso, al termine dell’udienza generale, da Leone XIV”
Le parole di Leone XIV
Il Papa nell’udienza generale di mercoledì 21 maggio, rivolgendosi ai fedeli presenti alla sua prima udienza ufficiale, ha fatto presente quanto sia preoccupante e dolorosa la situazione nella Striscia di Gaza, rinnovando l’appello a consentire l’ingresso di dignitosi aiuti umanitari e porre fine a una guerra “il cui prezzo straziante è pagato dai bambini, dagli anziani e dalle persone malate”.
Il pensiero del cardinal Zuppi per l’Ucraina e gli altri popoli in guerra: “Tantissimi conflitti insanguinano il pianeta”
Matteo Zuppi nel suo intervento ha anche mostrato vicinanza all’Ucraina e a tutti i popoli in guerra: “Il nostro sguardo si rivolge anche all’Ucraina nell’auspicio che i fili del dialogo, già così difficili, siano rafforzati, trovino le garanzie necessarie inserite in un quadro che permetta una pace giusta e sicura. Non possiamo però dimenticare i tantissimi conflitti che insanguinano il pianeta. Abbiamo a cuore i popoli di Asia, Africa, America Latina piegati dalla tragedia delle armi, che portano morte e sofferenze, generando odio e ulteriori ingiustizie”.
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