Gaza, uccisa Yaqeen Hammad influencer 11enne simbolo di speranza

#image_title
Nelle ultime 48 ore le forze israeliane hanno ucciso più di una dozzina di bambini palestinesi nella Striscia di Gaza, mentre migliaia di altri rischiano di morire di fame a causa di una crisi umanitaria in drastico peggioramento.
Domenica, Mohammed Yassine, di quattro anni, si è unito a decine di altri bambini morti di fame negli ultimi giorni, mentre il Programma Alimentare Mondiale (PAM) ha lanciato l’allarme: più di 70.000 bambini a Gaza soffrono di gravi livelli di malnutrizione.
Oltre a causare morti per fame, Israele ha intensificato i bombardamenti e l’offensiva di terra a Gaza, uccidendo circa 600 persone in circa una settimana.
Secondo l’ospedale Al-Aqsa, un attacco contro una tenda che ospitava sfollati nella zona centrale di Gaza ha causato la morte di una madre e dei suoi figli nella città centrale di Deir el-Balah, mentre un bambino è rimasto ucciso quando la tenda della sua famiglia è stata colpita da un drone a Bani Suheila, a est di Khan Younis, ha riportato l’agenzia di stampa palestinese Wafa.
Un attacco nella zona di Jabaliya, nel nord di Gaza, ha causato la morte di almeno cinque persone, tra cui due donne e un bambino, secondo il Ministero della Salute di Gaza.
Yaqeen Hammad morta a causa dei raid aerei israeliani
Anche Yaqeen Hammad, undicenne e popolare influencer sui social media, e nove dei 10 figli del dottor Alaa Amir al-Najjar sono stati uccisi in due diversi raid aerei israeliani. L’ultimo figlio di Al-Najjar, Adam, di 11 anni, è in condizioni critiche in terapia intensiva. Yaqueen era diventata amatissima sui social, in uno degli ultimi video aveva dichiarato: “Provo a portare un po’ di allegria fra i bambini, in modo che dimentichino la guerra”
I suoi occhi scuri avevano fatto il giro del mondo ed erano diventati simbolo di speranza. Il sorriso di Yaqeen si è spento sotto le bombe di Natanyahu, quel sorriso con cui dopo venti mesi di bombe e gli ultimi tre di assedio totale, cercava con un gioco, un ballo o un finto gelato di far dimenticare per qualche minuto l’angoscia e l’orrore a bambini come lei. Quei video diventati indispensabili per tanti coetanei, non ci saranno più.
Yaqeen Hammad è stata uccisa venerdì sera dopo che Israele ha bombardato al-Baraka a Deir el-Balah, nel nord di Gaza era in prima linea anche per la sua opera di volontariato. Il Palestine Chronicle ha riportato che l’influencer insieme a suo fratello maggiore Mohamed, ha consegnato cibo, giocattoli e vestiti alle famiglie sfollate e ha anche svolto un ruolo attivo nel collettivo Ouena, un’organizzazione no-profit con sede a Gaza dedicata agli aiuti umanitari.
Dopo che la notizia della sua morte si è diffusa online, sono piovuti messaggi di cordoglio e di omaggio da parte di attivisti, sostenitori di Yaqeen e giornalisti. “Il suo corpo potrebbe non esserci più, ma il suo impatto rimane un faro per l’umanità”, ha scritto Mahmoud Bassam, un fotoreporter di Gaza. “Invece di essere a scuola e godersi la sua infanzia, era attiva su Instagram e partecipava a campagne per aiutare gli altri a Gaza. Non ci sono parole. Assolutamente non ci sono parole”, si legge in un altro tributo su X.
About The Author
