Green Day denunciano Trump: “Difendiamo la democrazia”

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Durante il primo set dei Green Day al Download Festival di Donington Park, nel Regno Unito, venerdì 13 giugno, Billie Joe Armstrong non ha risparmiato parole contro il presidente Donald Trump, confermando ancora una volta la posizione apertamente politica e ribelle della band.
Di fronte a una folla entusiasta, il frontman ha dichiarato senza mezzi termini: “Donald Trump nella sua amministrazione è un governo fascista. E tocca a noi contrattaccare.”
Le sue parole sono risuonate forti e chiare, a meno di 24 ore dall’attesissima – e controversa – parata militare a Washington D.C., organizzata per celebrare il 250° anniversario dell’esercito americano.
L’evento ha coinciso con il 79° compleanno di Trump, trasformando una celebrazione storica in uno spettacolo di potere che, secondo molti critici, ha avuto un chiaro sapore autoritario.
Nonostante le aspettative dell’amministrazione, la parata non ha attirato le folle sperate, mentre oltre 2.100 raduni “No Kings” si sono tenuti in tutto il Paese.
Più di cinque milioni di americani sono scesi in piazza per denunciare quella che considerano una deriva imperialista dell’amministrazione Trump, segnata da tentativi di concentrazione del potere, tagli ai servizi pubblici, deregolamentazioni ambientali e attacchi sistematici agli oppositori politici.
Durante lo show, Armstrong ha anche coinvolto il pubblico in un coro collettivo in cui Trump è stato definito un “ciccione bastardo”, una bordata che si aggiunge a una lunga lista di invettive lanciate dal cantante negli ultimi anni.
Armstrong ha inoltre modificato ironicamente il testo della canzone Jesus of Suburbia, cantando: “Sono ritardato o sono solo JD Vance?”, come aveva fatto anche al Coachella, prendendo di mira il vicepresidente scelto da Trump.
Il riferimento arriva dopo che Vance aveva pubblicamente accusato il presidente ucraino Zelensky di mancanza di gratitudine verso gli Stati Uniti.
Il weekend precedente, Armstrong aveva mostrato solidarietà alle proteste contro i raid dell’ICE e contro l’invio della Guardia Nazionale a Los Angeles, ordinato da Trump nonostante l’opposizione delle autorità locali.
In una story su Instagram, Armstrong ha condiviso un video delle manifestazioni accompagnato dall’emoji del dito medio, un cubetto di ghiaccio (chiaro riferimento all’ICE) e la canzone “F— Off”, tratta dalla versione deluxe 2025 dell’album Saviors.
Il messaggio è chiaro: i Green Day non hanno alcuna intenzione di restare in silenzio di fronte a quella che considerano una minaccia ai valori democratici. La loro musica, ancora una volta, si conferma come veicolo di dissenso, rabbia e resistenza.