Grignani vs Pausini: La mia storia tra le dita… e tra i post

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Tra social, silenzi e cover parallele: Laura Pausini, Gianluca Grignani e Matteo Bocelli al centro del caso musicale dell’estate.
C’era una volta una canzone degli anni ’90. Una di quelle che bastano due note per far partire il karaoke emotivo: La mia storia tra le dita, firmata Gianluca Grignani.
Un brano iconico, malinconico, che ha attraversato generazioni. Ma questa, no, non è una favola musicale. È un racconto di messaggi cancellati, commenti chiusi e cover che sembrano scelte più per strategia che per omaggio.
I protagonisti? Laura Pausini, Gianluca Grignani… e, a sorpresa, anche Matteo Bocelli.
La trama si apre lo scorso gennaio, quando Laura chiede a Grignani il permesso di reinterpretare La mia storia tra le dita nel suo nuovo disco.
Lui, generoso, acconsente. Poi il silenzio. Nessuna parola pubblica, nessun ringraziamento, nessuna anticipazione. Fino al 16 luglio.
È in questo giorno che il destino si complica: Matteo Bocelli condivide un reel misterioso con il titolo della celebre canzone e la parola “fratello”, seguita da un cuoricino comparso anche sul profilo di Grignani.
Gli indizi si moltiplicano: Grignani sta per duettare con Matteo in una versione del brano – addirittura registrata in spagnolo – in uscita l’8 agosto.
L’aria si fa elettrica. Qualcuno comincia a collegare i puntini. E Laura? Pubblica di colpo, senza preavviso, l’annuncio della sua cover.
Anche lei ha inciso il brano in spagnolo, la cui uscita è prevista per il 12 settembre. Ma il dettaglio che accende la miccia è un altro: nessuna menzione all’autore originale.
La mossa non passa inosservata. Grignani commenta il post, ricordando con eleganza e un filo di amarezza che quella, sì, è la sua canzone. Ma il commento viene cancellato. Più volte. Grignani lo riposta nelle sue storie. E qui la questione da musicale diventa personale.
A dare il colpo di scena finale è Laura, che pubblica una lunga storia su sfondo nero. Si rivolge direttamente a Gianluca, con tono affettuoso e parole cariche di nostalgia (“ti canto da sempre… spero di averti reso felice”).
Ma non può sfuggire a chi legge l’assenza strategica di un gesto più semplice: scrivere “grazie Gianluca Grignani” nel post ufficiale.
A peggiorare le cose, i commenti disattivati, dopo aver finalmente citato Grignani nel post dell’annuncio. Il pubblico, già diviso, esplode: fan confusi, altri delusi, altri ancora pronti a difendere la “regina del pop italiano” a spada tratta. Ma il danno d’immagine è fatto.
A raccontare per primo questo retroscena è il giornalista Gabriele Parpiglia, che svela le tensioni dietro le quinte: tra gennaio e giugno nessun segnale da Laura, poi l’accelerazione improvvisa e una gestione social poco trasparente.
Un “errore di comunicazione”, come si direbbe in azienda. Ma qui siamo nel mondo dello spettacolo, e gli scivoloni diventano virali.
E così, una canzone sull’amore che sfuma diventa il simbolo di un intreccio a tre: Laura, Gianluca e Matteo. Con un’unica certezza: La mia storia tra le dita è tornata a far parlare di sé. Ma stavolta non per i motivi che ci aspettavamo.
Chissà se a settembre, quando entrambe le versioni (quella di Laura e quella con Bocelli) avranno visto entrambe la luce, sarà ancora la musica a parlare. O se resteremo impigliati tra post, cuori, e dita troppo veloci sui tasti.
Una storia tra le dita, certo. Ma anche tra i social.