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Nell’ultima puntata della stagione di Belve, in onda il 3 giugno su Rai 2, Francesca Fagnani ha accolto Guè, uno dei volti più noti del rap italiano, per un’intervista senza filtri.
Il rapper milanese si è raccontato con la consueta schiettezza, affrontando temi delicati e togliendosi qualche sassolino dalle scarpe, tra aneddoti privati, riflessioni sulla fama e frecciatine dirette al mondo dello spettacolo.
Guè si definisce “un buono”, ma non senza ironia: “Sì, altrimenti non l’avrei preso in quel posto così tante volte”.
Un’ammissione che svela una certa vulnerabilità sotto la scorza da duro. Un lato meno conosciuto del rapper che emerge anche nel confronto con colleghi come Fedez.
Quando Fagnani gli chiede se considera un errore averlo lanciato con la propria etichetta, Guè risponde netto: “No”.
Ma subito chiarisce: “Tra noi non ci siamo mai presi. Fedez è un personaggio. Fa gossip, fa pubblicità. Fa cose che non sono il mio”.
E quando si parla di marketing estremo, il riferimento è diretto: “Se vedo una persona sempre nei gossip, che fa apposta a cadere in bici per far parlare di sé, non mi piace”.
Il successo, dice Guè, lo cercano tutti. Ma non a qualsiasi costo.
“Io non faccio soldi e successo per una relazione con una persona o perché metto mia figlia in mano. Io mi faccio un culo così. Non vendo esclusive, è un altro mestiere”.
Una dichiarazione che sottolinea il confine tra spettacolo e vita privata, tracciato con orgoglio e determinazione.
Dipendenze, sesso e provocazioni
L’intervista tocca anche il tema delle dipendenze. Alla domanda “Come va con i demoni?”, Guè risponde: “Conosco tanti cantanti della musica leggera, molto famosi, che sono peggio di noi rapper sul consumo smodato di droga”.
Poi il capitolo sesso, con un’ammissione provocatoria: oltre 5.000 euro spesi su una piattaforma per contenuti a luci rosse. “In qualche giorno. Quelle piattaforme sono come giochi d’azzardo”.
Non mancano momenti surreali: Guè rivela di aver causato un incendio in un hotel mentre fumava e ammette ironicamente che il famoso gesto rivolto a Geolier a Sanremo non era di aiuto, ma parte di una gestualità tipica dei rapper.
L’intervista si chiude con una domanda in pieno stile Belve: “La sua masturbazione su internet è stata una belvata?”. Guè sorride: “No, ma sono stato un precursore”.
Una puntata che conferma ancora una volta lo spirito del programma e la capacità della Fagnani di far emergere la verità, anche scomoda, dietro la facciata pubblica dei suoi ospiti.
Guè, tra confessioni sincere e tagliente sarcasmo, si mostra per quello che è: un artista che ha scelto di restare fedele a se stesso, nel bene e nel male.