Inter, Chivu è il nuovo tecnico ma non tutti sono contenti

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L’Inter solo un mese fa era in corsa per il Campionato Italiano e per la Champions League e il suo tecnico Simone Inzaghi, sembrava pedina inamovibile per lo staff nerazzurro. Nel giro di una settimana, il club di via della Liberazione si è ritrovato senza scudetto e con il più grande passivo di reti subito in una finale europea, una umiliazione calcistica che rimarrà nella storia, che oltre a rivoluzionare le convinzioni sulla competitività del club, ha prodotto anche la decisione del tecnico di accettare l’offerta degli sceicchi dell’Al hilal piuttosto che affrontare un ultimo anno di contratto con i nerazzurri.
L’addio di Inzaghi e i rifiuti di Fabregas e Vieira
Di solito il comandante è l’ultimo a scendere dalla nave quando quest’ultima sta affondando, Inzaghi questa volta ha scelto di scendere per primo per paura che gli arabi ci ripensassero e si rimettessero i soldi in tasca. E’ così che all’Inter si è presentato il problema di trovare un altro tecnico a cui affidare la squadra, ma anche in questo caso il periodo orribile del club è continuato con il voltafaccia di Fabregas, fino a quel momento candidato numero alla successione di Inzaghi, e proseguito con Vieira che ha preferito restarsene a Genova.
Un colpo basso per il presidente Marotta, che forse fino a quel momento aveva reputato che allenare l’Inter, fosse il sogno di ogni allenatore. Alla fine la scelta è ricaduta su Chivu, cresciuto come tecnico proprio nelle giovanili dell’Inter, e che come figura rispecchia quello che stava cercando la società, un profilo giovane con cui inaugurare un nuovo ciclo, provando a levarsi da subito qualche soddisfazione. Una scelta però che sembra non aver convinto più di qualche tifoso, a causa dello scarso curriculum del tecnico romeno.
L’ironia social per l’arrivo di Chivu
Sui social sotto l’annuncio della società che ufficializzava l’arrivo del tecnico si sono susseguiti i commenti caustici e ironici dei tifosi. “Arriva per l’Under 23?” ha commentato un utente, a cui ne sono seguiti altri dello stesso tenore. C’è stato anche chi ha incoraggiato il tecnico, riversando tutte le responsabilità sulla dirigenza del club: “Forza Cristian, sono sicuro che ci metterai umiltà, impegno e tanto cuore! La società invece dovrebbe vergognarsi per come hanno gestito la faccenda” sulla stessa linea un altro utente: “Società e dirigenza non commentabili” per finire con coloro che pur essendo delusi sperano in un lieto fine, nonostante l’italiano precario con cui hanno espresso il loro pensiero: “non era la scelta che ci aspettavamo, ma questi anni di una dirigenza che ci ha fatto godere navigando in acque tempestose che avrebbero ucciso chiunque meritano una chance”.
Diciamo che il cammino di Chivu comincia in salita, ma il calcio come ogni sport è legato ai risultati, avviene spesso che i fenomeni vengano criticati e che giovani emergenti vengano subito sopravvalutati e apprezzati. Sarà il caso di Chivu? Sicuramente il romeno ha l’umiltà necessaria per gestire un gruppo, è serio, un gran lavoratore, e non supera mai lo spazio riservato in campo per l’allenatore, i presupposti per far bene ci sono tutti, adesso bisognerà lasciarlo lavorare con tranquillità, la base per chi vuole lanciare un nuovo progetto.
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