Jet Set, tragedia dell’8 aprile: arrestato il proprietario

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Santo Domingo – Una tragedia immane ha scosso la Repubblica Dominicana lo scorso 8 aprile, quando il tetto del celebre locale notturno Jet Set Club è improvvisamente crollato durante un concerto affollato, causando la morte di 235 persone e il ferimento di quasi 200.
Il disastro, avvenuto durante la celebrazione del 50° anniversario del club con una performance del celebre cantante di merengue Rubby Pérez, ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva del Paese.
A distanza di oltre due mesi dall’incidente, le autorità hanno arrestato il proprietario del locale, Antonio Espaillat, con l’accusa di omicidio colposo aggravato.
L’arresto è avvenuto il 12 giugno, dopo che un dipendente del club ha consegnato alle autorità una prova chiave: una serie di messaggi e conversazioni che documentano come lo staff avesse avvertito la direzione della precaria condizione del tetto, suggerendo esplicitamente di annullare l’evento per motivi di sicurezza.
L’avvertimento, secondo quanto emerge dalle indagini, è stato ignorato.
Il Jet Set Club, una vera e propria istituzione nella vita notturna dominicana, era di proprietà di Antonio Espaillat, membro di una delle famiglie più influenti nel settore dei media locali, e di sua madre.
Anche la sorella di Espaillat, coinvolta nella gestione del club, è stata incriminata per omicidio colposo.
Il Procuratore Generale ha definito il comportamento della famiglia Espaillat come un caso di “immensa irresponsabilità e negligenza criminale”, accusandoli anche di aver tentato di intimidire o manipolare potenziali testimoni.
Tuttavia, non sono stati forniti ulteriori dettagli su questi presunti tentativi.
Secondo una recente intervista televisiva, rilasciata da Espaillat poco dopo l’incidente, il tetto del club era soggetto da anni a infiltrazioni d’acqua causate da condizionatori malfunzionanti, e alcuni pannelli erano stati sostituiti proprio il giorno dell’evento.
Tuttavia, questa dichiarazione contrasta con quanto emerso dalle indagini: il dipendente, rimasto anonimo, ha consegnato il proprio telefono agli investigatori, mostrando conversazioni in cui si denunciava chiaramente il rischio imminente di crollo.
Tra le vittime, oltre a decine di fan, si contano anche il sassofonista di Pérez, gli ex giocatori MLB Octavio Dotel e Tony Enrique Blanco Cabrera, e Nelsy Cruz, governatrice della provincia di Montecristi e sorella del celebre campione di baseball Nelson Cruz.
La loro morte ha amplificato l’impatto emotivo dell’incidente, attirando l’attenzione internazionale.
Secondo il New York Times, numerose cause civili sono già state intentate contro la famiglia Espaillat e il Jet Set Club.
Una relazione tecnica sul crollo è stata recentemente completata, ma il suo contenuto non è ancora stato reso pubblico. Tuttavia, la sua pubblicazione potrebbe rappresentare una svolta cruciale per comprendere appieno le dinamiche del disastro.
Quello che emerge finora è il ritratto inquietante di una tragedia evitabile, frutto di negligenza, incuria strutturale e scelte manageriali discutibili. Ora la giustizia dominicana è chiamata a fare chiarezza, con la speranza che una tale perdita di vite umane non resti impunita.